Da sempre in difesa della natura
La fauna selvatica, in inglese “wildlife”, è l’insieme di tutte quelle specie che vivono in un contesto naturale o semi-naturale, come le nostre campagne e le città.
La fauna è strettamente legata a fattori ecologici, geografici e temporali che determinano la composizione e l’evoluzione della fauna di un determinato luogo e nel tempo.
Basta fare un’escursione per rendersi conto che la fauna cambia con il paesaggio, l’area geografica e il tempo, essendo in continua evoluzione. Sappiamo che in montagna vivono specie come camosci e stambecchi, mentre gabbiani e altri uccelli marini frequentano le nostre coste e così via.
La fauna che noi osserviamo più facilmente, soprattutto uccelli e mammiferi, è però solo la punta dell’iceberg. A livello mondiale si conoscono circa 2 milioni di specie viventi, ma le stime arrivano a 11 o 12 milioni, la maggior parte ancora da scoprire.
Di queste solo circa 65.000 sono Vertebrati (pesci, rettili, anfibi, uccelli e mammiferi) e circa 1.360.000 sono invertebrati, mentre il resto sono piante, alghe, funghi, ecc.
L’Italia ospita ben 57.468 specie animali, di cui solo 1.255 sono vertebrati. Infatti il 97,8% della ricchezza faunistica del nostro Paese è composta da invertebrati.
Quindi la maggior parte delle specie viventi non è spesso visibile, se non dedichiamo la giusta attenzione o utilizziamo dei strumenti ottici. Anche noi siamo una specie che vive nell’ambiente attraverso la percezione dei sensi, soprattutto udito e vista ed è per questo che spesso per “wildlife” ci riferiamo solo a ciò che vediamo, le specie più evidenti e macroscopiche, con cui abbiamo più relazioni, magari perché creano dei conflitti con le nostre attività come i grandi carnivori o sono oggetto di prelievo venatorio come cervi e caprioli.
Perché è importante
L’Italia possiede una varietà di paesaggi incredibilmente elevata se si considera la sua limitata estensione. La struttura e la posizione della Penisola italiana favorisce il suo ruolo di ponte tra il continente africano e l’Europa per le faune e le flore. Inoltre la presenza di rilievi montuosi, le pianure, i piani collinari e gli oltre 8.000 km di coste rocciose e sabbiose consentono una diversità a livello di habitat che sostiene l’incredibile varietà di forme viventi.
Il ruolo dell’uomo nel determinare la composizione della flora e della fauna non è stato trascurabile, soprattutto negli ultimi venti secoli. All’uomo si devono sostanziali trasformazioni dell’ambiente, come la sensibile riduzione della copertura boschiva e degli ambienti palustri e il notevole incremento delle steppe antropiche (colture e pascoli).
La fauna si è progressivamente modificata per la contrazione, fino alla scomparsa o all’estrema rarefazione, di alcune specie forestali (orso, lupo, uro, cervidi, lince) e per l’espansione delle specie tipiche delle steppe (alcuni uccelli e soprattutto il bestiame domestico).
La fauna selvatica è quindi una componente dei nostri paesaggi, della nostra cultura, oltre che componente strutturale della biodiversità, ovvero quella la ricchezza e varietà di forme viventi che sostiene la vita sul Pianeta.
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87dipendenti più 8 collaboratori
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58%la percentuale di donne
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4riserve naturali in SIcilia
Cosa fa il WWF
Il nome della nostra associazione – World Wildlife Fund – nasce a metà degli anni ’60 per occuparsi di fauna selvatica, poi con il tempo, sebbene la conservazione delle specie viventi resti al centro dei nostri programmi di conservazione, abbiamo compreso che solo occupandoci degli interi ecosistemi e soprattutto delle cause profonde alla base della perdita della biodiversità, sarà possibile garantire i processi ecologici e naturali che hanno portato all’evoluzione della vita sulla Terra e rappresentano la migliore assicurazione per il nostro futuro.
La conservazione di specie carismatiche resta una nostra priorità: la tigre, gli elefanti, i rinoceronti, i gorilla, il panda, il leopardo delle nevi e tante altre specie sono ancora oggetto del nostro impegno nei cinque continenti.
Molte sono specie “bandiera” e specie “chiave”, permettono cioè attraverso la loro tutela di assicurare la conservazione di interi ecosistemi e coinvolgere le comunità sociali, politiche e locali sulla loro importanza.
Cosa puoi fare tu
Puoi aiutare il WWF adottando una specie e sostenendo gli specifici programmi di conservazione sulle specie in tutto il mondo, sul nostro sito troverai tutte le informazioni sulle decine di specie di cui ci occupiamo, dalla tigre in Asia, ai gorilla in Africa, fino ai pinguini dell’Antartide, all’orso polare nell’Artico e le balene negli oceani.
Puoi partecipare mettendo a disposizione il tuo tempo e la tua esperienza collaborando alle attività che svolgiamo sul territorio, sia in Italia attraverso il sistema delle nostre Oasi in ogni regione d’Italia e perché no, se possiedi specifiche competenze nei programmi internazionali.
Molti programmi si svolgono in aree del Pianeta molto difficili, sia per gli aspetti logistici, situazioni sociali, sanitarie e politiche. Alcune delle specie più rare vivono in teatri di guerre civili, per cui è per noi prioritario selezionare persone con comprovata competenza, ovvero con formazione, esperienza e passione, in modo da assicurare il miglior contributo al progetto.
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