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Oasi Astroni, arrestati i presunti incendiari

L'operazione dei Carabinieri Forestali, coordinati dalla Procura di Napoli, rappresenta un passo importante nella lotta contro i crimini ambientali

Nel 2022 provocarono danni gravissimi alla riserva

Il WWF Italia esprime profonda soddisfazione per i provvedimenti disposti nei confronti dei presunti responsabili dell’incendio che nell’estate del 2022 ha devastato l’Oasi WWF Cratere degli Astroni, proprietà della Regione Campania e Riserva Naturale dello Stato nonché Sito Natura 2000.
L’incendio, doloso, come accertato dalle indagini del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale di Napoli del Gruppo Carabinieri Forestali, ha distrutto 40 ettari di vegetazione, di cui 8 all’interno della Riserva Naturale, causando un gravissimo danno ambientale.
Il WWF Italia, ente gestore della Riserva, stima che il 90% degli alberi colpiti dall’incendio siano morti o indeboliti dall’azione del fuoco. Inoltre, nell’area incendiata si è verificata una invasione di specie aliene che minacciano la foresta di leccio tipica dell’area.

L’operazione condotta dai Carabinieri forestali

“L’operazione dei Carabinieri Forestali, coordinati dalla Procura di Napoli nella persona del Dott. Giulio Vanacore – dichiara Luciano di Tizio, Presidente del WWF Italia – rappresenta un passo importante nella lotta contro i crimini ambientali e un monito per tutti coloro che attentano al patrimonio naturale e alla biodiversità. Il WWF sta intervenendo con azioni di ripristino e restauro forestale”.
Grazie anche a fondi ottenuti tramite il WWF internazionale, è in fase di realizzazione un progetto di restauro forestale che interesserà anche l’area incendiata, che vedrà la sua attuazione nel prossimo autunno
“Ringraziamo la Procura e i Carabinieri Forestali per il loro prezioso lavoro ma anche i cittadini che, con le loro segnalazioni, hanno contribuito all’individuazione dei colpevoli. Il WWF Italia continuerà a battersi per la tutela del patrimonio naturale e per la promozione di una cultura del rispetto dell’ambiente” conclude il Presidente Luciano Di Tizio.
L’arresto dei presunti responsabili dell’incendio all’Oasi Cratere degli Astroni è un segnale di speranza per la giustizia ambientale. Il WWF Italia auspica che questo caso diventi un esempio per tutti e che contribuisca a scoraggiare ulteriori atti di vandalismo contro il nostro patrimonio naturale.

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