Pandanews

Dodo e WWF sulle tracce della foca monaca

Di nuovo a supporto delle attività WWF per proteggere l'unico pinnipede del Mediterraneo

Per proteggere l’unico pinnipede del Mediterraneo

DoDo rinnova il suo impegno a favore dell’ambiente e della biodiversità supportando le attività del WWF mirate alla conservazione di una specie iconica dei nostri mari. Soltanto nelle fotografie di inizio secolo è possibile ammirare folti gruppi di foche monache spiaggiate sulle coste della Liguria o a Orosei in Sardegna. Poi, il collasso della popolazione causato dalla caccia illegale, dallo sviluppo costiero, dall’inquinamento marino, dalla pesca accidentale. La foca monaca del Mediterraneo è così diventata uno degli animali più minacciati del pianeta ma, sebbene sia tutt’oggi considerata una specie molto vulnerabile e a rischio, la specie mostra positivi segnali di recupero. Muso tenero, occhi luminosi ed espressivi, DoDo non può che portare questo iconico pinnipede nel cuore della sua missione green, supportando le azioni del WWF a favore di una specie così fragile.

Il gruppo foca monaca

Con il Gruppo Foca Monaca, fondato già nel 1976, il WWF va oggi in mare sotto costa, esplorando le grotte e tutti quegli anfratti adatti ad accogliere la specie nei mesi dedicati al riposo e alla riproduzione. Ricercatori e subacquei volontari istruiti nella teoria e nella pratica durante specifici momenti di formazione, raccolgono consistenti campioni di acqua marina da filtrare utilizzando kit per la rilevazione del DNA ambientale, cioè di tracce di DNA che la foca monaca può aver rilasciato al suo passaggio nel mare.

Le attività a bordo delle Vele del Panda

Con l’iniziativa di Ricerca e Citizen Science Vele del Panda, che propone vacanze per viaggiatori desiderosi di partecipare ad attività di ricerca per la salvaguardia della megafauna del Mediterraneo, il WWF raccoglie altri campioni per la ricerca del DNA, ma in mare aperto, lontano dalle coste, dove la foca monaca trascorre la maggior parte della sua vita cacciando le prede di cui si nutre. Le analisi vengono poi svolte dai ricercatori dell’università Bicocca di Milano, coinvolta nel progetto.

Entrambe le attività, predisposte dal WWF per seguire attentamente l’evolversi della presenza di questo mammifero nei nostri mari, monitorando al contempo lo stato della biodiversità marina, rientrano in un progetto corale supportato da una metodologia scientifica non invasiva cui DoDo partecipa rinnovando il suo impegno lungo 18 anni al fianco del WWF. Ricercatori, subacquei volontari, cittadini e altre realtà che hanno a cuore la natura danno vita una nuova community basata su collaborazione, educazione e sensibilizzazione.

Nato 30 anni fa con la precisa missione di proteggere il pianeta e ogni sua forma di vita, DoDo si impegna dunque in uno sforzo congiunto per la conservazione della foca monaca invitando la sua community a una maggiore consapevolezza, punto di partenza per garantire un futuro sicuro a una specie così unica e affascinante. Creatura iconica tra le creature del mare che hanno ispirato la collezione Messages from the Sea, la foca si trasforma anche in un ciondolo in oro rosa sostenibile 9 carati e smalto effetto madreperla. Un piccolo amico e il suo messaggio – “Sei così funny!” – da portare sempre sé.

Il ciondolo DoDo dedicato alla foca monaca

DoDo contribuisce con una donazione annuale al lavoro di WWF. Le vendite del ciondolo Foca, della collezione Messages from the Sea, non sono correlate al contributo.

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