#CriminidiNatura #StopWildlifeCrime
Un passo importante per la lotta ai crimini contro la natura in ambito europeo. La recente proposta adottata questa settimana dalla Commissione Europea per la revisione della ECD, la Direttiva UE sulla repressione dei crimini ambientali ha rafforzato la lotta contro questo fenomeno che minaccia la biodiversità, la salute e le economie globali. Il WWF, attraverso il progetto SWiPE, ha partecipato al processo di consultazione pubblica per la necessaria revisione, poiché nel 2020 la valutazione sulla Direttiva rilevava come non fossero stati raggiunti gli obiettivi e come ci fossero ampi margini di miglioramento. Tra le novità più rilevanti di quest’ultima proposta, ad esempio, il rafforzamento delle sanzioni, con la reclusione di almeno 10 anni per i delitti ambientali più gravi.
La news della Commissione Europea
Tra i punti richiesti dal progetto SWiPE, infatti, ci sono l’ampliamento dell’ambito di applicazione della Direttiva, disposizioni specifiche per tipologie e livelli di sanzioni penali, un elenco armonizzato di strumenti investigativi transfrontalieri disponibili per gli Stati membri dell’UE nel contrasto alla criminalità ambientale. Il progetto SWiPE ha inoltre sottolineato l’importanza che gli Stati membri considerino i crimini contro la fauna selvatica e le foreste come reati gravi, il che consentirebbe di mobilitare le risorse umane e finanziarie necessarie e darebbe all’UE una maggiore influenza nel chiedere ai paesi partner di dare priorità al problema. Inoltre, l’UE e i suoi Stati membri devono investire un livello di risorse e e garantire un sistema sanzionatorio analogo a quello impiegato per combattere altri reati gravi.
La proposta affronta le principali carenze dell’attuale direttiva sui crimini ambientali. Nei prossimi mesi SWiPE analizzerà ulteriormente le soluzioni proposte e seguirà le discussioni al Parlamento europeo e al Consiglio al fine di garantire che siano soddisfatte le premesse per affrontare efficacemente i crimini ambientali nell’UE.
Il progetto transnazionale SWiPE “Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe” , di cui il WWF è partner, è finanziato dal programma europeo LIFE e ha l’obiettivo di rafforzare il contrasto ai crimini contro la natura tramite la collaborazione diretta con magistrati, forze dell’ordine e tutti coloro che svolgono un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e repressioni di questi reati. Bracconaggio, avvelenamento, traffico illegale di specie protette hanno un costo incalcolabile ed un impatto enorme su ambiente, salute umana ed economia. I crimini contro la natura sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo: preceduti solo dal traffico di droga, dalla contraffazione e dal contrabbando di armi. Generano entrate per 280 miliardi di dollari l’anno e costituiscono un settore della criminalità in crescita (INTERPOL, 2014).