Via tutte le norme truffa, integrare il sistema dei trasporti
Oggi il corteo No Ponte a Villa San Giovanni, Reggio Calabria
“Il ponte sullo Stretto di Messina è espulso dalla storia. E le persone, che oggi animano il corteo di Villa San Giovanni e vivono sulla splendida fascia costiera a cavallo di Ionio e Tirreno hanno dimostrato di non volere cedere al ricatto di coloro che vogliono espropriare le loro case, deturpare un paesaggio e un territorio interamente tutelato dalla Direttiva europea Habitat”, dichiara il WWF Italia.
Il WWF chiede di:
a) abrogare il cd decreto legge Salvini n 35/2023 che ha assegnato senza gara e progettazioni definitiva ed esecutiva e la realizzazione del ponte al general contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) e, di conseguenza far cessare qualsiasi rapporto tra Stretto di Messina SpA e il GC, procedendo altresi alla messa in liquidazione della concessionaria pubblica SdM SpA;
b) bloccare subito qualsiasi trattativa, oggi già in corso, tra la concessionaria pubblica Stretto di Messina SpA e il GC Eurolink per evitare che siano firmati atti aggiuntivi favorevoli al privato (come temuto da ANAC e documentato dalla Corte dei Conti), come già avvenne nel 2008-2009, che consentano al GC di chiedere ingiustificati indennizzi da parte dello Stato;
c) “stornare” gli 11,6 miliardi di euro già programmati nella legge di bilancio per il ponte sullo Stretto di Messina dal 2024 al 2032 per: a) una grande opera di messa in sicurezza sismica delle abitazioni private, edifici pubblici dell’area dello Stretto: b) lo sgombero da opere o edifici abusivi situati nelle aree a maggior rischio di frane e inondazioni;
d) investire nello sviluppo dei trasporti nell’area integrata dello Stretto, potenziando il traghettamento grazie anche all’acquisto di traghetti dual fuel, e in prospettiva elettrici, potenziando la logistica in modo da consentire imbarchi veloci dei treni e favorire l’intermodalità.