A distanza di tre anni dalla modifica costituzionale degli articoli 9 e 41, il WWF Italia organizza un evento che approfondirà il rapporto tra tutela ambientale, attività economiche e intervento pubblico nell’economia, con il contributo di accademici, istituzioni, rappresentanti imprenditoriali e della società civile. L’appuntamento è l’11 febbraio dalle 10.00 alle 12.30 presso la Camera dei deputati nella Sala della Regina (Piazza Montecitorio).
L’evento si aprirà con i saluti dell’On. Nazario Pagano, Presidente della I Commissione Affari Costituzionali e Luciano Di Tizio, Presidente del WWF Italia ETS. Seguiranno la Lectio magistralis del Prof. Francesco De Leonardis,Ordinario di Diritto Amministrativo, Università degli studi Roma Tre e la tavola rotonda che riunirà esperti dal mondo accademico, istituzionale, imprenditoriale e società civile.Parteciperanno: Stefano Laporta, Presidente ISPRA; Paola Brambilla, Coordinatrice Sottocommissione VIA, Ministero dell’Ambiente; Gianfranco Pellegrino, Ordinario di Filosofia politica dell’Università Luiss Guido Carli; Lara Ponti, Vicepresidente per la Transizione Ambientale e gli Obiettivi ESG, Confindustria; Simona Fabiani, Responsabile CGIL Politiche per l’ambiente, il clima e la giusta transizione; Alessandro Garrone, Vicepresidente Esecutivo di ERG; Gaetano Benedetto, Presidente Centro Studi WWF Italia. La tavola sarà moderata da Ilaria Scarpetta, Ufficio Affari istituzionali del WWF Italia.
Quella della riforma costituzionale dell’11 febbraio 2022 è una ricorrenza molto importante per la tutela dell’ambiente in Italia. Nell’articolo 9 fu inserita, tra i principi fondamentali della Costituzione, la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, richiamando la necessità di proteggere gli animali attraverso le leggi dello Stato. Nell’articolo 41 fu invece scolpito il principio che l’iniziativa economica privata, pur essendo libera, non può svolgersi in modo da recare danno all’ambiente e che l’attività economica, sia pubblica che privata, deve essere indirizzata e coordinata dalla legge anche per fini ambientali.
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