E deve essere respinto dal Parlamento
La Commissione europea ha ceduto oggi alle pressioni della Francia e di altri Paesi (1), pubblicando una serie di regole di finanza sostenibile che faranno un danno enorme all’UE e all’azione globale per l’ambiente. La Commissione classifica ufficialmente il gas fossile e l’energia nucleare come ambientalmente sostenibili secondo la tassonomia dell’UE – la guida agli investimenti “verdi” dell’Unione – nonostante il fatto che il gas fossile generi enormi emissioni, e l’energia nucleare crei scorie altamente radioattive che non si sa ancora come gestire.
Questo crea criteri di riferimento più arretrati rispetto all’attuale mercato dei green bond, che esclude gas e nucleare, e rischia di indirizzare miliardi di euro destinati agli investimenti sostenibili verso queste industrie nocive. Solo la settimana scorsa, il Gruppo di esperti della Commissione europea sulla tassonomia ha criticato la proposta della Commissione, sostenendo che non fosse “in linea con il Regolamento sulla Tassonomia” e presentava un “serio rischio di minare il quadro della Tassonomia sostenibile”.
La proposta della Commissione ha lo scopo di definire i dettagli del robusto Regolamento UE sulla Tassonomia, il cui articolo 19 richiede che i criteri della Tassonomia siano fondati sulla scienza, non diano un trattamento speciale a certe tecnologie, e siano facilmente verificabili. Tuttavia, i nuovi criteri per il gas e il nucleare violano ognuno di questi requisiti e sono quindi incompatibili con il regolamento. Il WWF chiede al Parlamento europeo e al Consiglio, che hanno ciascuno un voto sì/no sulla proposta, di respingerla.
Per il WWF, l’enorme pressione delle industrie su alcuni governi europei ha portato a questa proposta. L’Atto adottato oggi dalla Commissione potrebbe truccare il sistema finanziario europeo a danno del Pianeta. Il WWF invita gli Europarlamentari a imporre alla Commissione di recedere da tale decisione e tenere gas e nucleare fuori dalla Tassonomia. Per il WWF, l’Atto Delegato della Commissione mina completamente la leadership della finanza verde europea e rischia di impedire all’Europa di raggiungere i suoi obiettivi climatici.
La Francia sta spingendo da mesi per far rientrare il nucleare come sostenibile nella tassonomia dell’UE. In cambio del sostegno sull’energia nucleare di Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e altri, il governo francese ha accettato di sostenere proattivamente l’inclusione del gas fossile, scientificamente insostenibile. La Germania sostiene l’inclusione del gas, ma si oppone al nucleare. L’Italia ha fatto il Ponzio Pilato sul nucleare, non potendo appoggiarlo anche alla luce della fortissima espressione della volontà popolare, ma ha sostenuto addirittura un ulteriore allargamento delle maglie a favore del gas.
Dalla parte dell’evidenza scientifica stava la Spagna, che si oppone all’inclusione sia del gas che del nucleare, mentre un gruppo di Stati membri come Austria, Danimarca, Lussemburgo e Portogallo si oppongono al nucleare. Il governo austriaco ha promesso di impugnare legalmente qualsiasi Atto che contenga il nucleare. Mentre alcuni Stati membri sono stati coinvolti nella stesura della proposta, il Parlamento europeo – e i cittadini – sono stati completamente esclusi dal processo.
Il WWF Francia ha aspramente criticato l’atteggiamento del Governo francese, accusandolo di danneggiare la credibilità climatica del Paese e il Green Deal europeo proprio mentre è sotto i riflettori della presidenza dell’UE.
Molti investitori e banche hanno già chiarito di non sostenere una tassonomia che sia “greenwashed” (2) – un sistema che è stato esplicitamente progettato per identificare le attività economiche verdi in modo chiaro e trasparente per gli investitori. Il testo di oggi sta dividendo il mercato finanziario – contrariamente all’obiettivo della tassonomia di unificare gli approcci dei mercati – e rallenta la transizione. Il rischio è un enorme caos nei mercati finanziari. Le istituzioni finanziarie, infatti, usando questo Atto per prendere le proprie decisioni sulla finanza verde, si esporrebbero comunque ai rischi di greenwashing, danni alla reputazione, stranded assets, lock-in e complicazioni legali.
I criteri finali per il gas e il nucleare sono ancora peggiori di quelli della bozza, che è stata stroncata dalla Piattaforma UE (3). Inoltre, il Parlamento europeo viene posto di fronte all’alternativa “prendere o lasciare”, come fosse un’istituzione di secondo piano.
Note:
(1) La Francia ha guidato una coalizione di governi europei per gettare le basi di uno “scambio gas-per-nucleare” in un accordo chiamato “proposta francese”.
Francia, Polonia, Ungheria, Svezia, Finlandia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Slovenia hanno sostenuto l’inclusione dell’energia nucleare nella tassonomia dell’UE.
Polonia, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Croazia, Cipro, Malta, Slovacchia e Italia hanno apertamente sostenuto l’inclusione del gas fossile nella tassonomia.
(2) Link ad articoli a titolo di esempio:
- European Investment Bank May Refrain from Bestowing Green Label on Gas, Nuclear;
- Investors worth €50 trillion call on EU to exclude gas from green finance taxonomy;
- UN Principles For Responsible Investment statement;
- Net-Zero Alliance Plans to Reject Gas, Nuclear as Green Assets;
- Eurosif statement on risks arising from inclusion of natural gas & nuclear energy in the EU Taxonomy;
- Net Zero Banking Alliance Germany statement;
- Dutch Pension Federation Calls for Scientific Nature of Taxonomy to be Preserved.
(3) Vedi comunicato WWF UE su: Tassonomia UE: Il gruppo di esperti della Commissione dice no al greenwashing dell’UE su gas fossile ed energia nucleare