Comunicato stampa di Italia Nostra, Legambiente, Lipu, WWF
Il TAR conferma la legittimità del perimetro provvisorio del Parco Nazionale di Portofino sebbene per motivi formali e procedurali annulli il Comitato di Gestione provvisoria e la zonizzazione provvisoria dall’area protetta con la relativa modulazione delle misure di conservazione. In attesa delle nuove misure di conservazione e della nomina del nuovo Comitato di Gestione, le misure di salvaguardia provvisorie applicabili all’interno della perimetrazione dovranno essere quelle obbligatorie dettate dalla legge quadro sulle aree protette.
Soddisfazione esprimono le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Lipu e WWF Italia a seguito della sentenza del Tar Liguria pubblicata il 7 ottobre in relazione alle alterne vicende relative alla istituzione del Parco Nazionale di Portofino.
Perimetrazione provvisoria confermata
Contrariamente alla prima pronuncia dei magistrati liguri intervenuta nel 2022 che aveva annullato integralmente il decreto istitutivo della perimetrazione e delle misure di salvaguardia del Parco nazionale, è stata finalmente riconosciuta e confermata la legittimità e l’efficacia della perimetrazione provvisoria ad 11 comuni che costituisce l’elemento più rilevante del procedimento volto all’istituzione definitiva del parco nazionale.
La perimetrazione provvisoria, individuata secondo le indicazioni tecnico-scientifiche dell’ISPRA, risulta, infatti, il fondamento sul quale operare le scelte di discrezionalità mista tecnica ed amministrativa al fine di individuare i confini definitivi dell’area protetta così come ha sancito il Tar in un passaggio importantissimo delle sentenza e, conseguentemente, le valutazioni di carattere politico amministrativo che concorreranno a formare la prescritta e necessaria intesa tra lo Stato e la Regione, dovranno comunque tenere conto della perimetrazione individuata in base alle scelte di carattere scientifico ora validate anche dal Tar Liguria.
La statuizione, quindi, rappresenta un importantissimo risultato alla luce del fatto che, solo due anni fa, anche la perimetrazione provvisoria era stata dichiarata illegittima dai magistrati amministrativi.
Peraltro, le associazioni evidenziano che l’annullamento delle misure di conservazione specifiche del Parco di Portofino sono compensate dall’immediata efficacia ex lege delle misure generali di salvaguardia provvisoria dettate dalla legge quadro sulle aree protette – valide per tutte le aree provvisoriamente individuate – che, oltre a disciplinare l’attività edilizia, richiamano espressamente l’applicazione dei divieti generali (tra i quali l’uccisione di animali e il conseguente divieto di esercizio venatorio) all’interno del perimetro dell’area, lettura dell’impianto normativo già confermata anche da fonti ministeriali. Queste misure, peraltro, sono inevitabilmente più stringenti perché applicate uniformemente su tutto il territorio del parco senza le differenziazioni che la zonizzazione annullata prevedeva.
Il Ministero è, quindi, ora chiamato – stante la vigenza e l’efficacia della perimetrazione provvisoria e della conseguente immediata efficacia delle misure generali di conservazione e dei divieti di cui alla legge quadro – a formulare, senza ritardo, nuove misure di salvaguardia specifiche, sottoporle ai Comuni e alla Regione per le determinazioni di loro competenza e a rinominare il Comitato di gestione provvisoria, così da approdare, senza ulteriori contestazioni, alla seconda ed ultima fase del procedimento avente ad oggetto la perimetrazione e l’istituzione definitiva del parco nazionale.
Su tale ultimo aspetto le Associazioni chiederanno immediatamente al Ministero di ottemperare senza ritardo alle statuizioni del Tar Liguria affinché volga finalmente al termine la stagione dell’intollerabile incertezza che ha caratterizzato, per anni, la vicenda della istituzione del parco nazionale.