Regolamento UE anti deforestazione: salvo, ma rimandato di un anno

Gli Stati membri dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo, ma EUDR slitta al 2025

Cadono gli emendamenti peggiorativi del PPE

Nella tarda serata del 3 dicembre Parlamento Europeo e Consiglio hanno raggiunto un accordo sulla Deforestation Law (EUDR). Il Partito Popolare europeo ha desistito sugli emendamenti peggiorativi approvati dal Parlamento, dunque il nucleo forte della legge rimane, per fortuna, invariato. Resta però il rinvio di un anno, decisamente non positivo per il WWF.

“È positivo che gli elementi fondamentali della legislazione dell’UE per combattere la deforestazione rimangano invariati. Tuttavia, ritardarne l’applicazione di un anno rappresenta un passo indietro. Non possiamo permetterci un altro anno di deforestazione ”, ha affermato Anke Schulmeister-Oldenhove, responsabile foreste presso l’ufficio politiche europee del WWF. “L’accordo è significativo anche in quanto è stato sventato il tentativo del PPE di indebolire l’EUDR e con esso il Green Deal Europeo”.

Sarebbe grave un altro anno di deforestazione

Il WWF invita la Commissione Europea a sfruttare il tempo da qui alla fine del 2025 per garantire un’attuazione chiara e solida ed esorta gli Stati membri dell’UE a prepararsi per verifiche e controlli efficaci senza ulteriori ritardi. L’accordo dovrà ora essere formalmente approvato dagli Stati membri dell’UE, nonché dal Parlamento europeo, prima nella commissione Ambiente questo pomeriggio e poi nella sessione plenaria di dicembre.

“L’Ue è il secondo maggiore “importatore” di deforestazione tropicale al mondo – sottolinea Eva Alessi, Responsabile Programma Sostenibilità WWF Italia – in gran parte a causa delle importazioni di soia che servono a sfamare gli animali nei nostri allevamenti. Sarebbe grave aspettare un altro anno per dare finalmente applicazione al regolamento anti-deforestazione”.

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