WWF punta l’indice sulla cattiva gestione della Provincia di Trento
Il WWF Italia giudica gravi e irresponsabili le dichiarazioni di Mario Tonina, vicepresidente uscente della Provincia di Trento, che ha “giustificato” atti di uccisione illegale contro gli orsi come una reazione naturale di gente esasperata. Sette orsi rinvenuti morti da marzo ad oggi in Trentino sono probabilmente da imputare ad atti criminali, anche se ancora manca la conferma ufficiale dagli esami necroscopici delle carcasse rinvenute. La mancanza di azioni coordinate di comunicazione e sensibilizzazione rivolti alle comunità locali e la diffusione di allarmismo hanno contraddistinto la linea politica provinciale in questi anni.
E’ stato creato un clima di paura e allarmismo
Aver creato un clima di paura ha come conseguenza inevitabile un aumento degli atti di bracconaggio. Giustificare tali atti significa lavorare in una direzione pericolosa, che mette a rischio non solo la sopravvivenza della popolazione alpina di orso (7 orsi morti in 6 mesi è un tasso di mortalità innaturale e non sostenibile sul lungo periodo), ma anche la costruzione di una reale e duratura coesistenza con l’uomo, unica strada possibile da percorrere al di là di decreti e soluzioni populiste dell’amministrazione provinciale.
Il clima di impunità e terrorismo psicologico creato in questi anni viene ancor più inasprito da simili dichiarazioni. Compito di un’amministrazione pubblica dovrebbe essere quello di condannare gli atti illegali e di costruire un clima di reale collaborazione per arrivare a strategie condivise e basate su dati scientifici. Una strada che la Provincia Autonoma di Trento continua a non voler percorrere.