
Come diventare consumatori responsabili
Il semaforo del mare
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Le specie più comuni sulle nostre tavole
Le specie dimenticate e le specie invasive
Variare la nostra dieta, scegliendo anche specie meno comuni o invasive, comporta una pressione più bilanciata sulle risorse marine, favorendo il mantenimento della biodiversità marina e la rigenerazione degli stock ittici. Diversifica le tue scelte e cerca le specie meno comuni pescate possibilmente a “miglio zero", o includi nella tua dieta specie aliene come il granchio blu o il pesce coniglio, così da contribuire a controllarne la proliferazione.
Si trova principalmente su praterie di Posidonia oceanica ma anche su fondi sabbiosi o fangosi. Lo Zerro presenta un corpo affusolato, allungato e snello ricoperto da piccole squame. Il capo è appuntito con occhio circolare grande e bocca molto protrattile con mascelle uguali dotate di piccoli denti. La colorazione della livrea è grigiastra, argentata sui fianchi dove è presente una macchia nerastra più o meno visibile. Può raggiungere una lunghezza di 20 centimetri.
Il tonnetto alletterato è il tonno più diffuso nell'Atlantico, di solito lungo circa 80 cm, con strisce scure sulla schiena e 3-7 macchie scure tra le pinne pelviche e pettorali. Si trova comunemente tra i 0-150 m, vicino alla costa e si nutre di crostacei, pesci, calamari, eteropodi e tunicati.
I tombarelli sono pesci di colorazione nero-blu, viola intenso o nero sulla testa, con strette linee orizzontali scure sopra la linea laterale e ventre bianco. Sono epipelagici e si nutrono di piccoli pesci, calamari e crostacei planctonici.
Il Sauro bianco, o sugarello del Mediterraneo, è una specie che presenta dorso grigio-blu, con parte ventrale del corpo bianco-argentea e pinna caudale gialla, con un segno nero distinto dietro l'opercolo. Gli individui di questa specie di solito si trovano a profondità di 5-250 m vicino al fondo in grandi banchi e si nutrono di altri pesci e piccoli crostacei. Comunemente raggiungono una lunghezza di circa 30 cm.
Specie erbivora, prevalentemente mangia alghe. È un pesce subtropicale e ha invaso, attraverso il Canale di Suez, il Mediterraneo orientale, dove ormai rappresenta più della metà della cattura da parte dei pescatori artigianali. taglia 12 - 14 cm.
Originario delle acque del Mar Rosso e del Golfo Persico, il pesce coniglio è una specie invasiva che si è diffusa nelle praterie di Posidonia oceanica, ma anche su fondi sabbiosi e fangosi del Mediterraneo. Sebbene rappresenti una minaccia per gli ecosistemi marini locali a causa della sua concorrenza con le specie autoctone, è una specie commestibile con buone proprietà nutrizionali.
L'occhiata ha una forma ovale, snella, con il corpo molto schiacciato, occhi grandi e bocca disposta all'insù, con mandibola leggermente sporgente e dotata di acuminata dentatura. Presenta una colorazione grigio-azzurra e sul peduncolo caudale è visibile una grossa macchia nera bordata di bianco. Può raggiungere una lunghezza di circa 25-30 cm ed un peso tra i 700 g e 1 kg.
Il cambiamento climatico favorisce l’aumento di specie non autoctone come il granchio blu. Questo crostaceo, originario delle coste atlantiche americane - considerata una delle 100 specie aliene più invasive del Mediterraneo - è fortunatamente una specie edibile con delle ottime proprietà nutrizionali. Infatti è ricco di proteine e si presta benissimo ad essere valorizzato in cucina.
La Bopa, o Boga, è un sparide che ha una forma slanciata, con 3-5 strisce longitudinali dorate poco evidenti e una macchia nera alla base della pinna pettorale. Questi pesci gregari vivono solitamente a 0-100 m di profondità, e affiorano principalmente di notte. Si nutrono di crostacei e plancton.