Caratteristiche della specie
Taglia minima legale:
45 cm (Mediterraneo)
Taglia di riproduzione:
ca. 79 cm Epinephelus malabaricus, ca. 55 cm Epinephelus aeneus, ca. 32,5 cm Epinephelus costae
Le cernie sono pesci dal corpo robusto e caratterizzati da una bocca molto grande con cui predano granchi, polpi e vari tipi di pesci. Ne esistono numerose specie: nel Mediterraneo è presente la Cernia Bruna, diffusa anche nell’Atlantico e nell’Oceano Indiano. Altre sottospecie vivono nel Pacifico.
Stato dello Stock
Non sono disponibili statistiche sufficienti per effettuare valutazioni degli stock di cernia, ma la maggior parte è sfruttata o sovrasfruttata. In molte aree la sua presenza scarseggia. La cernia dorata è considerata quasi minacciata dalla IUCN a livello globale mentre la cernia bruna, Epinephelus marginatus, è minacciata in Mediterraneo e nei mari italiani.
Impatto della pesca
La cernia è estremamente vulnerabile alla pressione della pesca, anche a causa della sua particolare biologia (specie ermafrodita proteroginica, ovvero la femmina diventa maschio a circa dodici anni).
Tra i metodi di pesca utilizzati comunemente ci sono le reti da posta e le reti a strascico di fondo che procurano evidenti danni sia agli habitat che ad altre specie, come tartarughe marine, mammiferi marini, invertebrati e giovanili di pesci. Questa specie può vivere fino ai 50-60 anni.
Gestione della specie
Non siamo a conoscenza di piani di gestione della pesca della Cernia Indopacifica, della cernia bianca e della cernia dorata. Nel Mediterraneo, la cernia bruna era quasi scomparsa dopo decenni di pesca eccessiva e bracconaggio. Grazie a diverse misure di protezione messe in atto, la popolazione é in aumento in alcune parti del Mediterraneo, soprattutto nelle aree protette. In Francia ad esempio la pesca della cernia bruna è permessa solo con le reti ed è proibita con qualsiasi altra tecnica di pesca, professionale e ricreativa.