L’Oasi naturalistica Bosco WWF di Vanzago nasce da un lascito del commendatore Ulisse Cantoni, importante imprenditore locale, che volle che la sua personale riserva di caccia diventasse non più un luogo di morte ma “un’area protetta, possibile meta di visite e luogo di studio e ricerche”. L’area venne così affidata al WWF dopo la sua morte, avvenuta nel 1977. Attualmente l’oasi si estende nei comuni di Vanzago, Pogliano e Arluno.
Nella parte più interna dell’Oasi WWF Bosco di Vanzago è presente un Centro di Recupero Animali Selvatici (CRAS) istituito e riconosciuto dalla Regione Lombardia nel 1995. La struttura è preposta all’accoglienza, degenza, cura, riabilitazione e reinserimento in natura di esemplari di fauna selvatica autoctona, come ad esempio merli, rondoni, codirossi, cince, germani reali, allocchi, gufi, civette, gheppi, poiane e sparvieri tra gli uccelli e poi ricci, scoiattoli, conigli selvatici, caprioli e tassi.
Per motivi igienico-sanitari nonché normativi, il CRAS non è accessibile al pubblico.
Contenuti multimediali
Le opere degli studenti
Grazie al progetto “AmbiTour – Valorizzazione e Conservazione dell’Ambiente e del Territorio” gli studenti del Liceo Artistico Statale di Brera hanno visitato l’Oasi WWF di Vanzago e realizzato delle opere legate al rapporto tra la natura e la città di Milano
Le colonnine intelligenti presenti in oasi sono state realizzate grazie al progetto “AmbiTour – Valorizzazione e Conservazione dell’Ambiente e del Territorio” in collaborazione con la Fondazione WWF Italia, il Liceo Brera di Milano, l’Università Bicocca di Milano e grazie al finanziamento di Fondazione Cariplo.