Overview
In Sicilia vivono e si riproducono popolazioni di specie di rapaci in pericolo d’estinzione per cause umane. Si tratta delle più importanti popolazioni presenti in Italia. L’Aquila di Bonelli, il falco Lanario e l’avvoltoio Capovaccaio sono vittime di un’odiosa pratica illegale: il furto di uova e pulcini dai nidi che vanno a rifornire un mercato sommerso di falconieri e collezionisti fuorilegge.
Infatti, durante il periodo riproduttivo, che dura svariati mesi, delinquenti esperti si calano lungo le pareti rocciose, dove sono collocati i nidi, per compiere razzie che vanificano lo sforzo delle coppie di uccelli di mettere al mondo nuovi individui per la sopravvivenza della specie. Purtroppo, molti nidi, pur essendo ben nascosti, una volta individuati dai criminali risultano raggiungibili con una certa facilità. Inoltre, molti nidi sono annualmente risistemati e riutilizzati dalle coppie prima della riproduzione.
Per contrastare questa devastante pratica, una consistente squadra di esperti ornitologi attivati dal WWF, compie una approfondita ricerca invernale sul campo per individuare le zone di Sicilia dove sono in corso le preparazioni dei nidi. Successivamente, in queste zone vengono collocate apparecchiature per la sorveglianza remota che, insieme a ripetute visite ai siti, riduce fortemente il rischio di saccheggi.
Questa attività viene svolta coordinandosi con l’Arma dei Carabinieri e, in particolare, le stazioni territoriali che garantiscono il pronto intervento nei casi di sospetti movimenti di soggetti ignoti in vicinanza dei nidi. I Carabinieri garantiscono anche l’attivazione del raggruppamento CITES/ reparto operativo SOARDA per le indagini inerenti la scomparsa di pulli dai nidi. Oltre a ciò, come ulteriore attività ereditata dal progetto LIFE ConRaSi, prosegue il controllo delle aquile di Bonelli che, prima dell’involo, sono state dotate di trasmettitore satellitare GPS/GSM. Si tratta di individui sorvegliati nei loro spostamenti e studiati nei loro comportamenti, con l’obiettivo di aumentare le conoscenze sulla specie in Sicilia per migliorare la sua conservazione. Il controllo dei tracciati satellitari permette inoltre il ritrovamento e l’eventuale recupero di aquile in difficoltà e l’approfondimento della conoscenza delle pressioni.
Altra importante collaborazione è quella formalmente stretta tra il WWF e l’Istituto zooprofilattico di Palermo per l’accertamento delle cause del decesso di individui rinvenuti morti e quella con il centro recupero fauna selvatica Bosco di Ficuzza per la cura e riabilitazione di individui feriti o ammalati. A questo si aggiunge l’attività di sorveglianza antibracconaggio delle guardie giurate WWF della Sicilia.
Obiettivi
- Riduzione del prelievo illegale di uova e pulli al nido tramite attività di videosorveglianza ai nidi – in stretta collaborazione con i nuclei CITES e SOARDA
- Monitoraggio degli esemplari di aquila di Bonelli marcati all’interno del progetto LIFE CONRASI
- Recupero degli animali marcati all’interno del progetto LIFE CONRASI trovati in situazioni di difficoltà; cure necessarie e rimessa in libertà – in stretta collaborazione dell’istituto zoo profilattico di Palermo
- Sensibilizzazione agli attori coinvolti sul territorio sulle tematiche relative alla conservazione dei rapaci; una su tutti, informare dei rischi legati alla presenza sul territorio di strutture pericolanti quali pozzi e cisterne, che costituiscono minacce alla sopravvivenza delle specie in questione come dimostrato da numerosi episodi
Info di progetto
- Dove: regione Sicilia
- Specie: falco lanario, aquila di Bonelli
Partner
- Istituto zoo profilattico di Palermo
- Carabinieri – nuclei CITES e SOARDA
Coofinanziamento di progetto
Associazione AFMAL