Il report che lancia l’allarme
Noi umani in mare facciamo troppo rumore. Tanto che l’inquinamento sonoro è diventata un’emergenza da regolamentare al più presto, perché a farne le spese sono i cetacei, animali “acustici” per eccellenza, già in critiche condizioni di conservazione secondo la IUCN.
Tutte e 8 le specie di cetacei presenti in Mediterraneo, infatti, sono inserite tra le categorie “data deficient” (per le quali le informazioni sono insufficienti), vulnerabile (capodoglio, balenottera comune) e in pericolo, come il delfino comune, che a dispetto del nome è classificato “endangered”.
Questo e molto altro emerge dal nuovo report del WWF “Rumore antropico nel mare, sopportabile per l’uomo, deleterio per i cetacei”, con il quale chiediamo alle istituzioni misure urgenti per normare e ridurre le emissioni sonore di origine antropica nel Mare nostrum, vero e proprio hotspot di biodiversità per i cetacei.