Meno emissioni di metano per fermare il riscaldamento globale
L’aumento del +47% della concentrazione atmosferica di metano rispetto all’epoca preindustriale ha impatti sul clima e sulla salute umana
e il metano merita un’attenzione particolare nelle politiche di mitigazione climatica. L’Italia è al primo posto tra i paesi con i maggiori costi sanitari legati all’uso del gas naturale nelle centrali termoelettriche
Il report del WWF “Le emissioni di metano in Italia” commissionato dal WWF Italia al GHGMI Italia è stato lanciato il 19 luglio nel corso di un webinar cui hanno partecipato Sandro Fuzzi, Associato di Ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Domenico Gaudioso, Esperto IPCC già dirigente ISPRA e autore dello studio insieme all’ufficio italiano del Greenhouse Gas Management Institute, e Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. Il report evidenzia le stime di emissione di questo potente gas serra e fornisce indirizzi per la loro riduzione in Italia, anche in vista della revisione del Piano Nazionale Energia e Clima. Secondo il report del WWF la riduzione delle emissioni di metano, oltre ad essere una strategia efficace per contribuire agli obiettivi climatici previsti dall’accordo di Parigi, permette di conseguire importanti benefici per la salute pubblica e per l’agricoltura.