Le Bine è una zona umida di circa 20 ettari ai quali si aggiungono i circa 80 di area di rispetto, fra i comuni di Calvatone (CR) e Acquanegra sul Chiese (MN) nel Parco regionale Oglio Sud, lungo il basso corso del fiume Oglio. E’ all’interno della Zona Speciale di Conservazione IT20A0004 “Le Bine” e nella Zona di Protezione Speciale “Parco regionale Oglio Sud”.
Ospita una buona popolazione di rana di Lataste, anfibio endemico della pianura padana che è stato anche scelto come simbolo dell’oasi.
Ambiente, flora e fauna
Una visita nella riserva si può trasformare in un salto nel passato, un’occasione per osservare le trasformazioni operate dalla nostra specie sull’ambiente circostante.
L’area che adesso è tutelata come riserva naturale regionale, in origine era un meandro del fiume Oglio che è stato separato artificialmente alla fine del 18°secolo per un intervento di rettificazione del fiume Oglio, sembra per garantire la navigazione sul fiume e per eliminare la “malsana” area umida. In seguito a tale intervento il meandro abbandonato, chiamato anche “Oglio morto”, si è impaludato favorendo l’insediamento di animali e piante tipici degli ambienti palustri, ormai molto rari, sopratutto in Pianura Padana.
Attualmente questa parte è visibile “dall’alto” percorrendo l’argine maestro dell’Oglio sulla riva destra (verso Calvatone). Il resto dell’area protetta è attualmente occupato da boschi di latifoglie e piccole zone umide realizzati per un importante progetto di rinaturazione.
Le molte ricerche realizzate a partire dagli anni ‘70 del secolo scorso, hanno permesso non solo di individuare centinaia di specie ma anche di studiarne l’andamento nel tempo. Grazie ai continui monitoraggi siamo riusciti ad osservare i nuovi arrivi come quello del capriolo e dello scoiattolo e le “incursioni” di lupo e istrice. Abbiamo osservato l’insediamento della colonia di aironi cenerini, dalla prima coppia del 1955 alle circa 100 attuali, l’arrivo della vipera e purtroppo la rarefazione o scomparsa di molte specie più legate agli ambienti umidi.
A seconda della stagione si potranno osservare le belle fioriture del giaggiolo acquatico in primavera o la presenza del falco pellegrino in inverno, il delicato verso di corteggiamento dei maschi di rana di Lateste a febbraio-marzo o ancora il vociare dei piccoli e adulti di airone cenerino da febbraio a giugno.
Alcune immagini dell’Oasi
Visita e contatti
La visita nella riserva è libera e gratuita tutto l’anno percorrendo solo i sentieri aperti al pubblico. Per le visite guidate occorre la prenotazione.
Nella cascina Le Bine è presente un agriturismo con 24 posti letto in camerate aperto per gruppi su prenotazione da aprile a settembre.
Durante l’anno organizziamo e partecipiamo a diversi eventi (giornata delle oasi del WWF Italia, Bioblitz delle aree protette lombarde, Festa della smielatura) e ospitiamo i “campi estivi WWF” con WWF Travel dai 7 ai 17 anni.
- Francesco Cecere 3483850901
- Email francesco@lebine.it
- Sito web
- Pagina Facebook
Come raggiungere l’Oasi
Non impostare il navigatore su “Le Bine” perché manda fuori strada.
Ci troviamo circa a metà strada fra Mantova, Cremona, Parma e Brescia lungo il fiume Oglio ed in particolare tra Calvatone ed Acquanegra sul Chiese.
Cercate la strada più comoda per voi, indicando Calvatone o Acquanegra sul Chiese.
Per chi arriva a Milano, Torino, Parma, Reggio, Modena: andare a Calvatone e da lì proseguire per Acquanegra sul Chiese. Fra questi due paesi si trova un ponte sul fiume Oglio. Immediatamente prima (circa 50 metri) del ponte, all’altezza del semaforo, si trova sulla sinistra l’ingresso de Le Bine.
Per chi arriva da Bergamo, Brescia, Verona: raggiungere Acquanegra sul Chiese e proseguire verso Calvatone, in questo caso subito dopo il ponte sulla destra c’è l’ingresso delle Bine. Occorre lasciare la macchina nei pressi del ponte (c’è lo spazio per parcheggiare) ed entrare a piedi, salvo diversi accordi con noi.
Attenzione però! Il ponte è stretto, per cui se avete camper o mezzi larghi passare dal lato di Calvatone.
Gestione dell’Oasi
L’Oasi è gestita dai volontari del WWF Mantovano in collaborazione con l’Azienda Agricola Cecere.