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A Livorno il convegno ‘Uomini e Lupi’

L’iniziativa del convegno ‘Uomini e Lupi’ del 18 novembre 2017 nasce da una collaborazione tra WWF, Biodiversi snc, il progetto Life Medwolf e DifesAttiva, associazione di allevatori che utilizzano strumenti di prevenzione: cani da guardiania e/o recinzioni. L’evento…

L’iniziativa del convegno ‘Uomini e Lupi’ del 18 novembre 2017 nasce da una collaborazione tra WWF, Biodiversi snc, il progetto Life Medwolf e DifesAttiva, associazione di allevatori che utilizzano strumenti di prevenzione: cani da guardiania e/o recinzioni.
L’evento si è tenuto nella splendida cornice della Sala del Mare del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo collocato a Villa Henderson, Livorno. Come si sa, la convivenza fra uomo e lupo non è sempre facile, nonostante questo animale ci accompagni dall’alba dei tempi incutendo quando paura quando fascinazione.  Da una parte c’è chi descrive il lupo in maniera fantastica e terribile, come un animale capace delle peggiori atrocità, ed è la causa per cui i lupi appesi ai cartelli stradali, dall’altra spesso il lupo viene mitizzato e scagionato da tutte le sue “colpe”.   

In realtà il lupo è semplicemente un animale che svolge il suo ruolo ecologico, e come tale va salvaguardato e per farlo bisogna anche aiutare la convivenza con l’uomo e le sue attività, che possono essere danneggiate da questa presenza ritenuta spesso ingombrante. Per questo bisogna conoscere studiare, e capire l’animale lupo e in che modo possiamo convivere insieme, il convegno è infatti stato mezzo per poter parlare ad un pubblico allargato e non solo agli addetti ai lavori. 

 Durante il Convegno si sono alternati diversi interventi; dopo l’introduzione del Delegato WWF Toscana Roberto Marini e del Presidente della OA WWF Livorno Diego Guerri, dove è stato spiegato come poter affrontare al meglio la convivenza con questo predatore.   
“Tra Pecore, Cani da Guardia e Lupi” questo è il titolo dell’intervento che viene affrontato da Luisa Vielmi, dell’Associazione DifesAttiva, che ha mostrato quali difficoltà si incontrano nella convivenza tra allevatori e lupi, e come poterle affrontare al meglio usando i mezzi di prevenzione appropriati e rispettosi. Paola Fazzi e Marco Lucchesi, biologi della fauna selvatica, affrontano invece la presenza del lupo nelle zone antropizzate con l’intervento dal titolo “Il lupo dietro casa” durante il quale è stata posta l’attenzione sulla biologia e il comportamento del Lupo, al di là delle leggende.

Oggigiorno l’ampiezza dell’areale della specie (in particolar modo in Toscana) fa si che questo animale venga spesso in contatto con l’uomo, addirittura nelle vicinanze delle metropoli ed è per questo che dobbiamo evitare comportamenti errati.  “Tra ibridi e bufale, tutti i perché di una  convivenza possibile” questo è il titolo dell’intervento di Marco Galaverni, Responsabile Specie e Habitat WWF Italia, durante il quale si è posto l’attenzione sul fenomeno dell’ibridazione, quali sono le zone più “calde” d’Italia, quali i pericoli reali e quelli strumentalizzati.

E’ dovere di tutti basarsi su dati scientifici per portare avanti una buona comunicazione cercando di risolvere effettivamente i conflitti a beneficio sia del lupo che delle comunità locali.  Dario Canaccini di Biodiversi snc, Guida Ambientale Escursionista, che da anni si occupa di comunicazione inerente il lupo, con il suo intervento “Il lupo e i media – Immagini di lupi livornesi” ha fatto un excursus di articoli di giornale analizzando i meccanismi utilizzati dai mass media legando la presenza di questo animale al sensazionalismo e alla paura, e del bisogno di dover interpretare le informazioni che vengono distorte e veicolate dai nuovi mezzi di comunicazione.

Al termine sono state mostrate una serie di immagini raccolte dalle fototrappole di tutti gli animali che abitano i Monti Livornesi, lupi compresi, dando così una visione reale dell’ecologia di “casa nostra”.  Il convegno si è poi chiuso con uno spettacolo di parole e musica interpretate da Mario Ferraguti (scrittore del romanzo “Sulle Tracce del Lupo che mi Gira in Testa”), Paolo Montanari, Andrea Gatti con lo spettacolo dal titolo “LM15 – Storia di un lupo che finirà in Francia più di 1000 km dopo”.

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