A lungo Presidente del WWF regionale
Studioso, viaggiatore, poliglotta, ambientalista. Questo e altro era Franco Russo, che si è spento ieri a 88 anni nella sua amata Sicilia, che aveva contribuito attivamente a proteggere con le sue battaglie fin dagli anni 70. Sua l’iniziativa che portò alla storica marcia dello Zingaro (maggio 1980), che a sua volta portò all’istituzione della Riserva , la prima in Sicilia, che protegge una delle aree più suggestive e incontaminate della costa, tra Scopello e San Vito lo Capo. Era stato a lungo presidente regionale WWF in Sicilia, ma prima ancora aveva viaggiato, con esperienze preziose negli Stati Uniti, dove da giovane aveva conseguito un Master dopo la laurea in Agraria, nello Yemen e in Niger, dove fu inviato della FAO per lavorare a progetti contro la desertificazione e per il rimboschimento.

Il ritorno in Sicilia dopo le esperienze internazionali
Tornato in Sicilia, aveva diretto l’ufficio conservazione natura dell’Azienda regionale foreste , poi il Parco dell’Etna, ed era stato assessore all’ambiente della Provincia di Palermo e componente della commissione Aree Protette della IUCN.
E’ alla fine degli anni 80 che assume l’incarico di Presidente regionale del WWF, ruolo che lo impegnerà a lungo nelle battaglie per le aree protette e contro le emergenze ambientali dell’isola. Alla sensibilità dell’ambientalista univa la capacità di andare verso gli altri, di coinvolgere le persone nei progetti di interesse comune in cui credeva, vincendo le resistenze iniziali, come dimostrano i notevoli risultati raggiunti nelle esperienze di cooperazione internazionale in realtà culturalmente tanto diverse.
“La riserva dello Zingaro – ricorda il WWF Italia – è rimasta per sempre la sua passione, il suo primo amore. Per l’ambiente in Sicilia è una perdita insostituibile che si somma alla recente scomparsa di Fulco Pratesi, al quale Franco era legato da profonda stima e amicizia reciproche”.