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Al via spedizione WWF per studiare orsi polari

Al via oggi una spedizione scientifica organizzata dall’Istituto norvegese polare e dal WWF per raccogliere i dati critici sulla popolazione più occidentale di orso polare in Europa, quella dell’arcipelago delle Svalbard, la cui popolazione si trova ad affrontare…

Al via oggi una spedizione scientifica organizzata dall’Istituto norvegese polare e dal WWF per raccogliere i dati critici sulla popolazione più occidentale di orso polare in Europa, quella dell’arcipelago delle Svalbard, la cui popolazione si trova ad affrontare un futuro senza ghiacci in estate. Secondo le previsioni degli esperti, l’area potrebbe essere priva di ghiacci nel periodo estivo entro la metà di questo secolo. Nell’estate del 2012 la calotta polare è scesa a un livello mai così basso. Il 2013 non è stato così catastrofico, ma considerando il lungo termine si conferma il trend in declino.

“Non sappiamo quale sarà il futuro di questi orsi”, dice Geoff York, a capo del Polar Bear Program del WWF Internazionale”. Quel che è certo è che le popolazioni di orsi che vedono ridursi progressivamente l’estensione dei ghiacci marini, alla lunga hanno meno probabilità di sopravvivere e di riprodursi con successo. Dal 1979, cioè da quando sono iniziate le misurazioni satellitari, il volume dei ghiacci è diminuito del 47%. La sua scomparsa – conclude York – equivale alla perdita di ettari di foresta!”

Il team partirà alla ricerca di siti adatti alla riproduzione per gli orsi polari nelle isole dell’arcipelago. Ci sono infatti prove che la popolazione si stia allontanando dai siti tradizionali, e ciò potrebbe essere collegato ai cambiamenti climatici,  in particolare alla situazione dei ghiacci marini. Non è chiaro dove possano essere questi nuovi siti, ma i ricercatori sperano di avere risposte positive dalle isole più a est, dove il ghiaccio rimane più a lungo.

Altro obiettivo importante della spedizione è quello di catturare alcuni individui, ai quali sarà applicato un radiocollare  satellitare, strumento che potrebbe fornire informazioni preziose ai ricercatori su spostamenti e percorsi dei grandi carnivori artici. Confrontare le posizioni degli orsi con le informazioni satellitari sullo stato dei ghiacci artici (estensione, spessore) potrebbe aiutare gli studiosi a comprendere la risposta di questi animali alle condizioni del ghiaccio e di avere informazioni scientifiche certe, indispensabili per  realizzare piani di conservazione efficaci da parte del WWF.

Quattro degli orsi muniti di radiocollare potranno anche essere seguiti in diretta web su Polar Bear Tracker, la speciale piattaforma WWF, permettendo ai navigatori di ogni angolo del pianeta di seguire gli orsi passo dopo passo. Nel 2008 un’orsa ha nuotato 232 ore consecutive, per un totale di 685 chilometri. La spedizione è sponsorizzato da Canon Europe, Conservation Imaging  Partner del WWF Internazionale da oltre 10 anni.

“Il vedere, come mi è capitato in una spedizione polare, gli orsi dello Spitzbergen vagare sui ghiacci sempre più  inconsistenti in cerca di foche, mi angosciava come la preoccupazione delle guide, che assistono  impotenti allo scioglimento del pack , loro principale risorsa turistica” ha commentato Fulco Pratesi, Presidente onorario WWF Italia, che ha visitato le isole Svalbard nel 2008.

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