Tre rapaci abbattuti a fucilate in una manciata di giorni in provincia di Brescia: una poiana abbattuta a Pompiano, uno sparviere a Villanuova del Clisi e un gheppio recuperato ferito a Calvagese della Riviera. “Il gheppio è stato rinvenuto dalle Guardie WWF durante l’attività di vigilanza domenica 2 ottobre” racconta Antonio Delle Monache Coordinatore Regionale Guardie WWF Lombardia “ed era appena stato colpito da una fucilata come dimostrato dalla radiografia effettuata presso il CRAS Valpredina. Episodi gravissimi che fanno seguito al ferimento e alla successiva morte della splendida femmina di Falco Pellegrino nel Comune di Rezzato”.
Nel corso dell’attività di vigilanza svolta dalle Guardie WWF Nucleo Brescia, in stretta collaborazione con il Corpo di Polizia Provinciale di Brescia, sono stati sorpresi 3 cacciatori che avevano abbattuto specie protette ed uno che utilizzava un registratore acustico vietato (nei comuni di Calvagese della Riviera e Bedizzole).
“Tutti gli animali protetti uccisi appartengono a specie protette: capinera, prispolone e pigliamosche. E’ purtroppo ancora troppo diffusa l’abitudine di sparare a qualsiasi animale voli” afferma Filippo Bamberghi, Coordinatore Guardie WWF Milano: “Ci aspettiamo una vigorosa presa di posizione della Associazioni Venatorie per porre fine a questa mattanza!”
Ma l’episodio più grave è accaduto nella campagne di Montichiari, dove un bracconiere in attività di caccia è stato fermato dalle Guardie WWF e risultato essere privo di licenza di porto di fucile per uso di caccia. “La persona fermata era in possesso licenza di porto d’arma per il tiro a volo, titolo di Polizia che non permette certo di aggirarsi per le campagne in cerca di selvaggina” spiega Antonio Delle Monache ”ed era ovviamente privo di assicurazione e di tutti i versamenti previsti per chi esercita lecitamente l’attività venatoria. Oltre al sequestro dell’arma operato dal Corpo di Polizia Provinciale di Brescia è stata comminata anche una sanzione amministrativa dell’importo di 1160,00 Euro”.
L’operazione antibracconaggio è stata resa possibile da circostanziate segnalazioni di cacciatori che riferivano di persone prive di licenza che operano nell’area, a dimostrazione della sempre più stretta collaborazione tra le Guardie volontarie WWF ed i molti cacciatori bresciani stanchi dell’illegalità diffusa.
Si invitano i cittadini a segnalare eventuali casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328 7308288, o tramite la pagina Facebook guardiewwflombardia