Le uccisioni di lupi e l’esposizione dei cadaveri o di loro parti avvenute in Maremma negli ultimi mesi, in una vera e propria escalation di orrori, sono atti di inciviltà e barbarie inaccettabili oltre che illegali.
Queste uccisioni non favoriscono certo la risoluzione concreta della problematica dei danni da predatori al patrimonio zootecnico: provocano invece gravi danni all’immagine della loro categoria e della Maremma in genere. In altre aree con situazioni simili si stanno trovando soluzioni che permettono una pacifica convivenza tra lupi e attività umane e una tutela attiva della biodiversità quale patrimonio comune della collettività.
Il WWF richiama alle loro responsabilità quei politici locali e quelle associazioni di categoria che negli ultimi tempi hanno soffiato sul fuoco e hanno partecipato alla creazione di un clima di caccia alle streghe controproducente per tutti e ormai degenerato. Bene in tal senso le parole pronunciate dalla Regione Toscana in questi giorni, tramite gli Assessori Bramerini e Salvadori, a sottolineare come si debba lavorare su azioni concrete (enumerandone anche alcune fra le più urgenti in linea con quanto chiesto dal WWF) e come sia del tutto insensato e insostenibile parlare di controlli tramite abbattimenti del lupo, cosa a cui vorrebbe invece arrivare chi in questi mesi espone lupi morti nelle nostre campagne, compiendo un atto ignobile e criminoso. Il WWF si augura che alle parole seguano ora atti concreti.
Dati scientifici consolidati confermano che abbattimenti come quelli effettuabili in ipotetici programmi di controllo o come quelli che stanno avvenendo in modo illegale in Maremma, lungi dal risolvere la questione dei danni alla zootecnia, aggravano anzi la predazione sul bestiame domestico. Destrutturando i gruppi, i lupi diventati cacciatori solitari si rivolgono maggiormente a prede facili, come gli animali domestici, piuttosto che a più difficili prede selvatiche .
Il WWF chiede alle Istituzioni locali, provinciali e regionali una ferma e puntuale condanna di questi atti di bracconaggio e che si facciano promotori di una intensa attività di sensibilizzazione per ripristinare la legalità e il rispetto verso le stesse istituzioni.Il WWF chiede la ferma condanna di questa barbarie anche da parte di quelle associazioni di categoria che con la loro recente attività hanno contribuito ad infuocare gli animi con i risultati sotto gli occhi di noi tutti. E’ necessario inoltre un impegno eccezionale per il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine: Polizia Provinciale e Corpo Forestale dello Stato in primis.
Occorre investire di più nell’educazione ambientale e nella sensibilizzazione, questi atti devono essere riconosciuti come gesti criminali da tutta la comunità: i lupi sono un bene comune che tutti devono difendere. La Maremma merita di salire alla ribalta per eventi decisamente più edificanti di questi.