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Arrestato a Francoforte un trafficante di corni

L’Europa continua ad essere interessata dai traffici criminali di specie protette: è di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo arresto, questa volta in aereoporto a Francoforte, di un giovane che contrattava con due clienti la vendita di due…

L’Europa continua ad essere interessata dai traffici criminali di specie protette: è di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo arresto, questa volta in aereoporto a Francoforte, di un giovane che contrattava con due clienti la vendita di due corni di rinoceronte. La polizia tedesca li ha colti in flagranza in una hall dell’aeroporto. Francoforte è aeroporto frequentato da milioni di viaggiatori ogni anno, luogo di transiti e partenze di voli che connettono l’Africa con l’Asia, dunque snodo cruciale anche per il commercio illegale di natura. L’esclation delle stragi di rinoceronti, elefanti e tigri, e le forti responsabilità anche del mercato europeo sono alla base della campagna Stop ai crimini di natura lanciata dal WWF con un evento che ha visto proprio come specie ‘simbolo’ il rinoceronte con una live-performance nel centro di Milano. Con questa Campagna il WWF chiede sostegno per la lotta contro il bracconaggio.

I tre uomini che confabulavano tra loro hanno attirato l’attenzione della polizia presente nello scalo: i corni sequestrati erano probabilmente appena giunti dall’Africa. Le indagini continuano ma quello su cui oggi è necessario intervenire decisamente e con ogni mezzo, sottolinea il WWF, è interrompere il falso messaggio culturale delle potenzialità medicamentose della polvere di corno e del valore simbolico che questo oggetto, trasformato in una coppa, assume per cerimonie o riti ancestrali.

Il prezzo del corno di rinoceronte ha raggiunto la cifra 66.000 dollari al chilo, più dell’oro o del platino. Questo vuol dire che il valore di un solo corno di rinoceronte può arrivare a cifre intorno ai 500.000 dollari. Un recente studio del WWF e del programma Traffic dimostra che il corno di rinoceronte viene sia utilizzato per rimedi di dubbia efficacia nel mercato asiatico, ma anche come status simbol di una nuova middle class asiatica che lo tiene esposto nei propri salotti o in altri spazi di rappresentanza.

Secondo il dossier WWF Natura Connection, crimini contro natura in Italia e nel mondo, circa il 94% del bracconaggio di rinoceronti avviene tra Zimbabwe e Sud Africa, dove oggi sopravvive la più grande popolazione di rinoceronti in Africa.Mentre nel 2007 sono stati documentati meno di 50 casi, nel solo 2013 ne sono stati uccisi più di mille. Il solo Sud Africa ( che ospita la più grande popolazione di rinoceronti del pianeta) ha registrato dal 2007 ad oggi un aumento del 7.000% del bracconaggio verso i rinoceronti.
 

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