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Bianca, la tartaruga marina schiacciata da un trattore

E’ stata chiamata Bianca la tartaruga marina trovata morta venerdì scorso sulle spiagge vicino Siracusa. Era tornata nella stessa spiaggia dove due anni prima aveva deposto le sue uova, ad Avola, a pochi Km sud da Cassibile. Oleana Olga…

E’ stata chiamata Bianca la tartaruga marina trovata morta venerdì scorso sulle spiagge vicino Siracusa. Era tornata nella stessa spiaggia dove due anni prima aveva deposto le sue uova, ad Avola, a pochi Km sud da Cassibile. Oleana Olga Prato, una volontaria WWF, è stata avvisata del ritrovamento dal bagnino dello stabilimento e ha riconosciuto la tartaruga che nel 2016 aveva deposto proprio lì quelle uova che non si erano mai schiuse. La notte del suo ritorno Bianca è rimasta vittima di un incidente, tramortita da un mezzo meccanico che di notte pulisce le spiagge. Accanto al suo corpo senza vita sono state ritrovate le sue uova mature, che la tartaruga aveva deposto la notte stessa.

Bianca è una delle tante tartarughe marine rimaste vittima dell’impatto con le attività dell’uomo. Il suo destino è stato segnato dalla difficoltà nel trovare una spiaggia idonea alla deposizione delle uova a causa dell’erosione costiera, dovuta alla cementificazione, alla variazione delle correnti creata dalla costruzione di nuovi porti e della perdita della Posidonia oceanica distrutta dalla pesca a strascico. Il problema ambientale è aggravato anche dalla condotta scorretta di alcuni gestori di strutture balneari che tendono ad allontanare gli esemplari di Caretta caretta e a nascondere i nidi deposti per paura che il loro stabilimento diventi una “zone di riserva”, o  per non perdere il guadagno dell’affitto di un paio di sdraio durante la stagione. Senza rendersi conto invece che un nido di tartaruga marina costituisce un attrattive per i turisti, come i volontari WWF che li presidiano ben sanno. infine a causa dell’uso dei mezzi meccanici in spiaggia, peraltro vietati, senza ricorrere a metodi alternativi di pulizia più efficaci. 

Il WWF da anni si batte attraverso azioni di sensibilizzazione sui comuni costieri per bandire la pulizia meccanica dei lidi, metodo che danneggia anche i nidi del fratino, il piccolo uccello che depone le uova sulle spiagge, e promuovendo la pulizia manuale dei lidi.

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