Ennesimo assurdo rinvio della proposta di legge sul biologico
Il Parlamento garantisca una rapida approvazione della Legge per non ostacolare ulteriormente la transizione ecologica della nostra agricoltura
Nulla da fare per l’approvazione della Legge sulla tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, rinviata per l’ennesima volta al Senato da un voto incomprensibile della Camera dei Deputati, che a larghissima maggioranza aveva già approvato in precedenza il testo.
Vincono coloro che in questi ultimi anni hanno alimentato una polemica strumentale sui contenuti della Legge con il solo intento di contrastare lo sviluppo dell’agroecologia nel nostro Paese.
Per il WWF si tratta dell’ennesimo ostacolo che i nostri decisori politici decidono di mettere sulla strada della transizione ecologica dell’agricoltura, dopo l’invio alla Commissione UE di un Piano Strategico Nazionale per la PAC post 2022 inadeguato, ma che almeno salvava l’impegno per una crescita del biologico puntando al 25% della superficie agricola certificata in biologico entro il 2027. Un obiettivo che sarà senz’altro più difficile raggiungere senza una organica Legge nazionale per tutto il settore dell’agricoltura biologica, dalle filiere, alle organizzazioni di mercato, al logo del Bio “Made in Italy” fino alla promozione dei distretti territoriali del biologico.
WWF chiede una rapida approvazione della legge
“A questo punto la nostra legittima preoccupazione è che la proposta di Legge bocciata dalla Camera finisca nelle sabbie mobili del Senato, dove sono presenti e attivi i maggiori oppositori di questo modello di agricoltura sostenibile”, commenta Franco Ferroni Responsabile agricoltura del WWF, “chiediamo per questo ai decisori politici di garantire una rapida approvazione della Legge, senza ulteriori modifiche o inutili discussioni, per garantire alle aziende agricole virtuose, all’industria dei prodotti biologici e ai cittadini consumatori una normativa attesa ormai da ben 13 anni e diventata indispensabile dopo la presentazione da parte della Commissione UE delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”.