Come ogni anno in coincidenza con il periodo di maggior flusso degli uccelli migratori il WWF Lombardia contrasta il dilagante bracconaggio dando vita all’Operazione Volo libero. Sabato 8 ottobre 2016 nella sola mattinata le Guardie WWF di Brescia, in collaborazione con il Corpo di Polizia Provinciale di Brescia e le Guardie Venatorie dell’Arcicaccia hanno colto in flagranza di reato quattro cacciatori.
“Poche ore di attività” racconta Antonio Delle Monache Coordinatore Regionale Guardie WWF Lombardia “durante le quali la quasi totalità dei cacciatori controllati utilizzava richiami acustici vietati e abbatteva uccelli appartenenti a specie protette: verdoni, pispole, spioncelli, passere mattugia, verzellini e persino un luì piccolo del peso di pochi grammi”.
“Abbiamo controllato una piccola porzione di territorio compresa nei Comuni di Trenzano, Berlingo e Corzano” spiega Filippo Bamberghi “ed a parte un capannista con i richiami di allodole che svolgeva l’attività venatoria nel rispetto delle regole e che si è complimentato per la nostra attività, si udivano i richiami acustici provenire da vari appostamenti. Evidentemente, nonostante i controlli messi in atto in questo periodo dagli organi di vigilanza, il malcostume di usare richiami vietati e sparare a specie protette non sembra ridursi”. L’uso dei richiami è agevolato dalla produzione di apparecchi dotati di telecomando che permettono ai bracconieri di spegnere l’apparecchio in caso di controllo.
Nel territorio di Trenzano un cacciatore aveva addirittura occultato il richiamo sottoterra in un nascondiglio appositamente predisposto. Tutti i cacciatori sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria: armi, richiami vietati e fauna abbattuta sono stati posti sotto sequestro dagli Agenti del Corpo di Polizia Provinciale di Brescia.
Si invitano i cittadini a segnalare eventuali casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328 7308288, o tramite la pagina Facebook guardiewwflombardia