Un bracconiere noto alle forze di polizia internazionali, Raj Kumar Praja, è stato arrestato in Nepal. Lo ha reso noto nei giorni scorsi il governo nepalese nel corso di una conferenza stampa nel Chitwan National Park. Il bracconiere è stato arrestato da un team dell’ Interpol in Malesia il 30 gennaio scorso sulla base di un mandato emesso dall’Interpol su richiesta della Polizia del Nepal. E ‘stato portato in Nepal l’8 febbraio ed è stato posto sotto la custodia del Chitwan National Park.
Sulla base di indagini preliminari, Praja ha confessato il bracconaggio di 20 rinoceronti nell’arco di sei anni fino al 2010, e il ferimento di altri cinque: è inoltre coinvolto nel commercio illegale di due corni di rinoceronte. Praja era in fuga dal 2013 (sotto falso nome) dopo aver subito una condanna a quindici anni per i crimini sulla fauna selvatica. Il governo del Nepal attraverso i suoi organismi di controllo e in collaborazione con partner di conservazione come il WWF e le comunità locali ha intensificato gli sforzi contro la rete di bracconieri e criminali di fauna selvatica all’interno e al di fuori delle aree protette. L’arresto di Praja segue il successo del Nepal nell’obiettivo “Bracconaggio 0” per la tigre: gli ultimi censimenti parlano infatti dell’aumento del 63% delle popolazione del felino. Proprio il Nepal ha ospitato di recente il simposio “Towards Zero Poaching in Asia” cui hanno preso parte i rappresentanti di 13 paesi
“Il WWF si congratula con il lavoro dei governi nepalesi e malesi e con l’Interpol, questo risultato dimostra come il bracconaggio e il commercio illegale di fauna selvatica si possono fermare. Il bracconaggio resta ancora una minaccia per tigri, rinoceronti, elefanti e molte altre specie, ma l’arresto di Praja è un altro passo importante sulla strada dell’obiettivo WWF Stop ai crimini di natura” ha detto Isabella Pratesi , Direttore Conservazione WWF Italia.