“E’ inaccettabile che un Consiglio Regionale come quello della Toscana arrivi a parlare di caccia al lupo, prima di qualsiasi analisi, verifica e messa in opera puntuale e monitorata di possibili attività di prevenzione e senza aver mai fatto mea culpa per una legge regionale sui danni da lupo (n.26/2005) che fa acqua da tutte le parti e che è totalmente inapplicata e inapplicabile.” E’ duro il commento WWF alla proposta di aprire la caccia al lupo, che il Consiglio Regionale della Toscana ha deciso di discutere in Commissione.
“Per il WWF è totalmente inaccettabile. Ci preoccupa che la politica continui a cercare soluzioni semplicistiche e populistiche senza capire che è il momento di affrontare il problema dei danni provocati dal lupo con conoscenze puntuali, dati scientifici e veri esperti” dichiara Dante Caserta, presidente del WWF Italia.
In Italia i danni da lupo – e intendiamo solo i danni effettivamente provocati da questo predatore e non quelli che da più parti gli vengono falsamente attribuiti – corrispondono a poche centinaia di migliaia di euro all’anno, che dovrebbero correttamente essere rimborsati ai nostri allevatori. Ma la nostra politica non riesce a trovare queste piccole risorse tra i suoi grandi sprechi, e propone come soluzione l’uccisione di una specie preziosa e particolarmente protetta come il lupo.
Come dimostrano i dati e i tanti progetti già realizzati, la convivenza con gli animali predatori è possibile, sempre se la si cerca veramente e si lavora per quell’obiettivo. La vera sfida sta sulle scelte che si fanno, una convivenza con questo predatore deve basarsi su prevenzione, gestione adeguata della zootecnia e gestione dei cani randagi e vaganti per eliminare il problema delle ibridazioni lupo-cane.
Le strade da percorrere per minimizzare i danni prodotti dai predatori sono: una politica di prevenzione adeguata alla specie e al territorio specifico, prevedendo misure come i recinti elettrificati a tutela delle greggi, la guardiania con l’uso dei cani pastore e la sorveglianza degli animali al pascolo. Tutto ciò di pari passo con i rimborsi dei danni agli allevatori che stanno operando a tal fine. Come discusso in Commissione Agricoltura della Camera, occorre infine gestire con attenzione il randagismo e i cani padronali che in molti contesti rurali sono lasciati liberi anche nelle ore notturne e si rendono artefici di danni alle greggi che spesso vengono invece attribuiti ai lupi. Il WWF è attivo in questo contesto con il progetto Life Ibriwolf, per fronteggiare ilo problema dell’ibridazione cane-lupo, proprio in Toscana con la Provincia di Grosseto.