La Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il testo del Disegno di Legge per una nuova legge che detta le regole per l’attività venatoria in Sicilia. Si tratta dell’ultimo passaggio prima della votazione finale.
Inspiegabilmente, le audizioni previste non hanno considerato la convocazione delle associazioni ambientaliste ed animaliste, limitandosi solo in un’occasione a convocarle poche ore prima, mentre i cacciatori hanno potuto dire la loro.
Con molta enfasi, sono state presentate dagli Onorevoli proponenti i punti principali di una riforma che le Associazioni ambientaliste, in un loro comunicato, non hanno esitato a criticare come “mai in Sicilia una legge così filovenatoria e contro la biodiversità!”. Ecco in sintesi i punti contestati dal WWF e dalle altre associaqzioni ambientaliste e animaliste:
- slittamento della chiusura dell’attività venatoria al 10 febbraio;
- possibilità di prelievi di animali nei demani forestali;
- possibilità di prelievi di animali nelle zone ZPS e SIC;
- possiblità di prelievi di animali nelle aree protette, di qualsivoglia tipologia;
- riduzioni della sanzioni per le quali, invece, auspico un loro inasprimento;
- residenza venatoria nei luoghi chiesti dal cacciatore;
- unificazione degli Ambiti Territoriali di Caccia;
- modifiche agli appostamenti fissi.
I principali punti approvati riporterebbero indietro, denuncia il WWF, di decine di anni le battaglie per la protezione della natura siciliana e degli animali selvatici che appartengono al tutti e godono di tutela normativa da tante e importanti convenzioni internazionali.