Gettate le basi per un necessario confronto sul tema della tutela della fauna selvatica
Si è tenuto ieri a Pordenone, presso la sede della Regione, un incontro tra l’assessore regionale alla caccia Paolo Panontin e le Associazioni LAV, ENPA, LIPU, WWF e Amici della Terra. I rappresentanti degli ambientalisti hanno deciso di unire le loro forze per essere un interlocutore, unico ed unito, per le tematiche relative alla protezione e alla salvaguardia della fauna selvatica. Si è discusso delle modifiche da apportare al Piano faunistico venatorio, che presenta diverse criticità. Sotto la lente degli ambientalisti anche il provvedimento che ha autorizzato la cattura di uccelli mediante l’uso delle reti, autorizzate da Regione nonostante il divieto nazionale e comunitario europeo.
Si è approfondito il tema dell’aviaria e della mancata adozione, da parte della Regione, delle misure disposte dal Ministero della Salute, che impongono il divieto di utilizzo di certe specie di richiami vivi.
Non poteva mancare un richiamo sul “colpo di mano” del Consiglio Regionale che, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio di agosto 2016, ha consentito di derogare sulle misure minime delle gabbie impiegate per la detenzione degli uccelli da richiamo, utilizzate dai cacciatori. Una deroga per cui ora gli uccelli possono essere detenuti per tutta la loro vita in gabbie che non gli consentono neppure l’apertura delle ali. L’assessore Panontin sembra avere dimostrato sincero interesse rispetto ai temi della discussione portati dalle associazioni regionali.
“Speriamo che si apra una stagione di confronto con l’Amministrazione regionale nella quale siano accettate e recepite negli atti regionale le proposte delle associazioni ambientaliste, che coincidono con i pareri dell’ISPRA e delle normativa vigente”.