In occasione della chiusura della stagione venatoria, il solito ignoto non ha trovato di meglio che riservare una delle “ultime cartucce” ad un volatile appartenente alla grande famiglia dei rapaci e ad una specie particolarmente protetta dalla Direttiva Uccelli, ferendolo gravemente ad un’ala.
Il grave episodio di bracconaggio si è verificato nella mattinata di sabato 31 gennaio, ultimo giorno previsto dal calendario venatorio per poter andare a caccia, e ha avuto come vittima un bellissimo e raro esemplare di sparviere, una femmina, colpita nelle campagne di Francavilla Angitola (VV), dove si erano radunati diversi cacciatori. Proprio uno di questi, Angelo Bilotta, Appuntato dei Carabinieri, ha notato il povero rapace ferito e lo ha recuperato per evitare che facesse una brutta fine, preoccupandosi poi di contattare la Polizia Provinciale di Vibo e, successivamente, i volontari del WWF per il ricovero in una struttura specializzata.
Anche in questo caso, dopo un primo controllo e dopo che l’animale è stato alimentato, grazie ad una staffetta che ha coinvolto il WWF vibonese e le Guardie Volontarie del WWF di Catanzaro, lo sparviere è stato consegnato ai veterinari del Centro Recupero Animali Selvatici di Catanzaro.
Nel ringraziare l’appuntalo Angelo Bilotta per il bel gesto, Pino Paolillo del WWF ha espresso parole di condanna nei confronti di chi continua a manifestare disprezzo per le leggi che tutelano la fauna, approfittando della inammissibile carenza di controllo del territorio.
Lo sparviere, diffuso in Asia ed Europa, è un piccolo ed elegante rapace diurno, dal colore grigio e dal becco azzurro. Coda lunga e ali corte, è uno dei rapaci più veloci e agili, grazie alla forma aerodinamica. In primavera è possibile osservare le parate nuziali degli adulti, caratterizzate da vertiginose picchiate con successive brusche risalite ad ali spalancate.