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Cambiamo Agricoltura ricorda l’importanza della PAC ai parlamentari italiani eletti in Europa

l nuovo Parlamento Europeo, costituito dalle donne e dagli uomini premiate dal voto di domenica in Italia e negli altri Paesi europei, dovrà porsi senz’altro una priorità: rendere l’agricoltura europea più sostenibile per l’ambiente e la società. E’…

l nuovo Parlamento Europeo, costituito dalle donne e dagli uomini premiate dal voto di domenica in Italia e negli altri Paesi europei, dovrà porsi senz’altro una priorità: rendere l’agricoltura europea più sostenibile per l’ambiente e la società. E’ questo il messaggio che le Associazioni della Coalizione italiana #CambiamoAgricoltura inviano a tutti i nuovi parlamentari europei insieme ai migliori auguri di buon lavoro.

Utilizzare il 38% delle risorse del bilancio comunitario assegnate alla Politica Agricola Comune (PAC) dopo il 2020 per contrastare i cambiamenti climatici ed arrestare la perdita della biodiversità dovrà essere un impegno prioritario per tutti i neo rappresentanti dei cittadini europei.
Una priorità, ricorda la Coalizione #CambiamoAgricoltura, confermata anche dai risultati del rapporto su PAC e cambiamenti climatici, realizzato da esperti esterni per la Commissione europea e presentato ieri subito dopo il voto di domenica. Il documento, disponibile sul sito della Commissione, conferma le criticità della PAC attuale per la riduzione significativa delle emissioni di gas clima alteranti e l’urgenza di rinforzare gli impegni ambientali nei nuovi Regolamenti in discussione per il periodo di programmazione 2021-2027. I sussidi perversi della PAC attuale nel 2016 hanno ridotto le emissioni di gas serra di un misero 2% a fronte delle emissioni complessive dovute all’insieme delle pratiche agricole e zootecniche intensive che superano il 20% del totale, una PAC per questo non più sostenibile. 
Le risorse della PAC dovrebbero essere destinate prioritariamente alle pratiche agricole che consentano di mitigare e compensare i cambiamenti del clima come il sostegno alle colture come le leguminose nell’ambito delle rotazioni e lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Un altro allarme che giustifica l’urgenza di una seria riforma della PAC è il drammatico declino della biodiversità a livello globale, lanciato nelle scorse settimane dall’IPBES e dalla FAO che hanno denunciato il serio rischio della perdita di oltre 1 milione di specie animali e vegetali per effetto delle attività umane, con la previsione di effetti devastanti sull’agricoltura. E in Europa è ancora una volta l’agricoltura intensiva ad essere indicata come la principale causa di tutto questo.

La Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede per questo ai deputati neoeletti di mettere la mitigazione del clima e la conservazione della biodiversità al centro della futura politica agricola europea e si offre per un confronto loro per discutere fattivamente del decalogo della Coalizione per la nuova PAC, disponibile sul sito cambiamoagricoltura.it. 

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