Il nuovo report del WWF, in linea di continuità con i documenti analoghi prodotti nel 2013 e nel 2014 con “Riutilizziamo l’Italia“, rilancia il messaggio: bisogna aver cura “della Natura dei territori” perché è lì che le attività umane stanno cambiando in maniera radicale gli equilibri naturali del pianeta in cui viviamo.
La parte analitica di questo nostro report tende a dimostrare, con dati e valutazioni qualitative che integrano e completano il quadro quantitativo acclarato (elaborate da ISTAT, ISPRA e da gruppi di ricerca come quello dell’Università dell’Aquila), come il consumo di suolo abbia in realtà molteplici dimensioni: dalla perdita della funzionalità ecosistemica, alla frammentazione della rete ecologica e all’assedio della Rete Natura 2000, dalla perdita di risorse alimentari alle modifiche del paesaggio agricolo storico. Non mancano, nella seconda parte del rapporto, i casi virtuosi presi ad esempio.
Tra i docenti che hanno collaborato al nuovo report del WWF: Mauro Agnoletti, docente del Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari, Alimentari e Forestali dell’Università di Firenze; Roberto D’Autilia, docente del Dipartimento di architettura dell’Università Roma Tre; Andrea Filpa, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre; Wladimiro Gasparri, del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze; Davide Marino, docente di Economia ed Estimo rurale dell’Università del Molise; Simone Ombuen, docente del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre; Bernardino Romano, docente di Pianificazione Territoriale dell’Università dell’Aquila; Giuseppe Scarascia Mugnozza, direttore del Dipartimento per l’Innovazione dei Sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’Università della Tuscia. Hanno inoltre contribuito, tra i ricercatori: Alessandra Ferrara dell’ISTAT, Anna Luise di ISPRA, Corrispondente Tecnico-Scientifico della UNCCD, Michele Munafò di ISPRA, Maurizio Sciortino dell’ENEA, Corrispondente Tecnico-Scientifico della UNCCD. Si segnala infine l’intervento di Luca Montanarella, Chair of the Intergovernmental Technical Panel on Soil della Commissione Europea.