La Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) ha chiuso oggi la sua storica riunione durata due settimane decidendo per la prima volta ad avviare un processo che richiede maggior impegno da parte dei paesi coinvolti nel commercio illegale di avorio per reprimere il contrabbando e ha approvato una maggiore regolamentazione del commercio internazionale per gli squali e il legname pregiato.
I governi hanno chiesto a Cina, Kenya, Malaysia, Filippine, Thailandia, Uganda, Tanzania e Vietnam – paesi che destano maggiori preoccupazione in termini di incapacità di reprimere il commercio illegale di avorio – di presentare dei piani entro due mesi per affrontare il problema e fare progressi prima della prossima riunione della CITES prevista per l’estate del 2014.
In base alle norme CITES il fallimento da parte di questi paesi nell’adottare queste misure potrebbe portare a delle sanzioni. Il trattato consente alla CITES di emettere una raccomandazione per i governi che partecipano alla negoziazione di fermare il commercio con i paesi inadempienti nella protezione delle 35.000 specie coperte dalla Convenzione, dalle orchidee alle pelli di coccodrillo.
“Dopo anni di inattività i governi oggi mettono sotto osservazione quei paesi che non regolamentano adeguatamente il commercio di avorio, una mossa che può contribuire ad arginare la strage annuale di migliaia di elefanti africani. I risultati raggiunti per proteggere meglio le specie, qui a Bangkok , sono una tappa importante. Ma la lotta per fermare il crimine di fauna selvatica non è finita.
Questi paesi saranno ora chiamati a rispondere a questi impegni e deve aumentare l’urgenza di affrontare la crisi globale del bracconaggio che sta devastando la nostra fauna selvatica.” ha detto Massimiliano Rocco Responsabile Specie, TRAFFIC e Foreste del WWF Italia.
“Quello chiuso oggi è il più importante trattato che coniuga conservazione e commercio sostenibile, ma per garantirne la sostenibilità ci deve essere un impegno concreto da parte dei diversi stati.
L’Italia è uno dei più grossi mercati al mondo di fauna selvatica, in particolare per le pelli di rettile, legname tropicale e lane pregiate, ma sta facendo veramente poco per preservare queste specie . Al nuovo governo il WWF chiede un impegno maggiore con risorse dedicate per permettere alle autorità scientifiche della CITES di fare proprio lavoro, a garanzia di un mercato che non metta a rischio la Natura.
E’ inoltre un segno di civiltà garantire un futuro a tutti quegli animali vivi sottratti al commercio illegale, cosa che l’Italia sembra non saper fare “ conclude Rocco.
Le decisioni di migliorare la regolamentazione del commercio di avorio è arrivata dopo che il Primo ministro thailandese Yingluck Shinawatra nel giorno di apertura della CITES aveva annunciato che avrebbe chiuso il commercio di avorio del suo paese. L’impegno del primo ministro è arrivato dopo che più di 1,5 milioni di persone hanno firmato le petizioni di WWF, Avaaz e dell’attore e ambientalista Leonardo DiCaprio che chiedendo di porre fine al commercio di avorio in Thailandia.
I governi hanno esteso la protezione dei rinoceronti minacciati impegnandosi a lavorare per mezzo di sanzioni crescenti contro criminalità organizzata che contrabbanda il corno di rinoceronte attraverso il mercato nero. Inoltre i i paesi hanno adottato un piano per ridurre la domanda di prodotti naturali commercializzati illegalmente come il corno di rinoceronte, che in Vietnam si ritiene a torto una cura miracolosa.
Quasi 700 rinoceronti sono stati uccisi dai bracconieri lo scorso anno in Sudafrica e circa 150 sono stati massacrati finora nel 2013. Fino a 30.000 elefanti vengono uccisi per colpa del bracconaggio ogni anno.
I governi hanno anche ribadito una più forte protezione per le tre specie di squali, lo squalo martello, lo squalo pinna bianca e lo squalo smeriglio oltre a due specie di mante, elencati nell’Appendice II della CITES regolando così il loro commercio internazionale a livelli sostenibili.
Questa decisione si somma alla buona notizia sul commercio dei preziosi legnami di ebano e palissandro che è ora maggiormente regolamentato per proteggerli della possibile estinzione a causa di disboscamento illegale e del commercio internazionale. Entrambi i tipi di legname vengono esportati per la fabbricazione di strumenti musicali, mobili e decorazioni, come i pezzi degli scacchi, a causa della loro insolita durezza.