Anche il WWF è pronto per la grande Marcia per il clima prevista il prossimo 29 aprile a Washington. Sul sito della sezione statunitense del panda l’appello rivolto ai cittadini richiama l’urgenza di mostrare al mondo che il popolo americano, le imprese e le città sono pronti a prendere la leadership del clima e a mantenere le promesse sugli impegni per rispettare l’Accordo di Parigi.
“Noi tutti dipendiamo da aria pulita, acqua pulita, aziende agricole e oceani produttivi. Senza un clima stabile, tutto questo è a rischio”, recita l’appello del WWF “Ognuno di noi può contribuire a creare un futuro sano e sicuro per le persone e la fauna selvatica. Il futuro è nelle nostre mani. Il taglio della CO2 e l’investimento in energie pulite non solo sono un bene per l’ambiente, ma garantiscono più sicurezza per le comunità e più posti di lavoro. Già, 3,3 milioni di americani hanno un impiego legato alla rivoluzione energetica pulita, un numero superiore al numero totale di posti di lavoro derivanti dalle industrie legate ai combustibili fossili”.
La mobilitazione per il clima si annuncia massiccia. Dopo la grande marcia per il Clima di New York City del 2015, questa volta gli interlocutori non sono tutti i Paesi, ma in particolare il Governo USA. La nuova Amministrazione USA ha deciso tornare indietro rispetto alla regolamentazione delle emissioni di gas serra varata durante la presidenza Obama e non ha ancora deciso cosa fare sull’Accordo di Parigi .
“Se tutte le realtà statunitensi che stanno investendo nell’economia a basso tenore di carbonio sedessero ai tavoli internazionali, gli USA sarebbero uno dei paesi alla testa della decarbonizzazione. La manifestazione di Washington intende far contare non gli ambientalisti, ma la parte della società che vuole e sta investendo non futuro – dice Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia – Molte centinaia di grandi aziende USA si sono schierate contro la cancellazione delle regole sulle emissioni, così come centinaia di migliaia di giovani e di lavoratori vogliono che si agisca subito. Oggi siamo davanti a una enorme minaccia, il cambiamento climatico, che può essere sconfitta guadagnandoci in posti di lavoro, in salute, in futuro. Peraltro, non si tiene mai abbastanza conto del fatto che tra le tante vittime del cambiamento climatico rischia di esserci l’economia. Di questo la politica dovrà prendere atto, pena l’irrilevanza; e altrettanto dovranno fare gli interessi fossili”.