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Clima, anche l’autorità per l’energia faccia la sua parte

Dopo le parole di Barack Obama sugli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici nessuno può ignorare il problema ma tutti devono fare la propria parte, Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico compresa. A tal proposito…

Dopo le parole di Barack Obama sugli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici nessuno può ignorare il problema ma tutti devono fare la propria parte, Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico compresa. A tal proposito le associazioni Adusbef, Codici Associazione Consumatori, Greenpeace, Italia Solare, Kyoto Club, Legambiente, WWF, chiediono all’Autorità di fare un passo indietro sulla riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica.
 
Alla base della riforma proposta dall’Autorità, vi è la logica in base alla quale maggiore è il consumo di energia è maggiore sarà il risparmio. La riforma, quindi, incoraggia il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete, che è ancora prevalentemente prodotta da fonte non rinnovabile, disincentivando ogni forma di risparmio.
 
Questa logica è assolutamente negativa in quanto il maggiore consumo di energia unito all’inquinamento provocano l’innalzamento delle temperature e quindi i rischi concreti previsti da Obama nel suo intervento. Non solo, la Riforma, aumenta i costi dell’energia elettrica in modo particolare per le fasce deboli della popolazione.
 
Con tale riforma, l’Autorità propone in sostanza di eliminare ogni incentivo all’efficienza energetica, aumentare i costi energetici per la maggior parte degli utenti, incentivare l’utilizzo dell’energia elettrica dalla rete che, nonostante la grande crescita delle rinnovabili di questi ultimi anni, è ancora per la maggior parte prodotta da fonti fossili e inquinanti nelle grandi centrali termoelettriche, ostacolare gravemente  la possibilità di fare generazione distribuita non inquinante da fonte rinnovabile per autoconsumo.
 
La logica corretta nei confronti della situazione ambientale e in difesa dei consumatori sarebbe ben diversa. Ad un minor consumo deve corrispondere un maggior risparmio. In questo modo, a beneficiarne sarebbero non solo i consumatori che pagherebbero di meno in termini di bolletta ma soprattutto il nostro pianeta. Chiediamo all’Autorità di accettare le proposte provenienti da parte delle Associazioni che si basano sull’introduzione dell’econsumerismo, ovvero il concetto del consumerismo ecologico.
 
I firmatari: ADUSBEF –  CODICI ASSOCIAZIONE CONSUMATORI – GREENPEACE  – ITALIA SOLARE – KYOTO CLUB – LEGAMBIENTE – WWF  

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