Un pianeta in gravissima crisi a causa dei cambiamenti climatici: è questo il quadro che emerge dal rapporto presentato oggi dagli esperti dell’IPCC, la task force Onu che da anni studia il clima, le responsabilità umane, gli impatti. I dati diffusi oggi dal Giappone confermano che il cambiamento climatico è una realtà, sta avvenendo ora e sta colpendo le vite e il benessere di intere popolazioni ed ecosistemi alla base di importanti cicli vitali.
I report: Europa sotto pressione
Le previsioni del Working Group II dell’IPCC, parlano di un rischio di effetti catastrofici derivanti dalla siccità, dai conflitti per il cibo, dagli incendi, dalle inondazioni e dalle estinzioni. L’Europa centrale e settentrionale (compreso il Regno Unito) saranno, ad esempio, pesantemente impattati dalle inondazioni dei fiumi con la possibilità di raddoppiare i danni già attuali. Tenendo conto gli impedimenti alla crescita economica le perdite da inondazioni in Europa in uno scenario di aumento di 5.5° C potrebbero incrementare di 17 volte. Scenari foschi anche per la biodiversità europea: fino al 9% dei mammiferi saranno a rischio di estinzione e fino al 78% saranno severamente minacciati. Questi dati devono spronare l’Unione Europea e tutti gli stati membri all’azione.
Il WWF
“Questo report – sottolinea il Direttore Scientifico WWF, Gianfranco Bologna – ci pone dinanzi a due scelte: tagliare le emissioni ora e investire in azioni di adattamento e avere un pianeta su cui gravano rischi affrontabili, seppur a fatica e con grandi costi, oppure non fare nulla e prepararci a un mondo di rischi e impatti devastanti e fuori controllo. Il Report è molto chiaro su questo punto: non c’è da aspettare. Senza azioni immediate e specifiche per eliminare le emissioni di gas serra, gli effetti saranno ben più gravi e oltre i limiti di un possibile adattamento. Speriamo che il prossimo report IPCC che verrà reso noto a Berlino in aprile darà indicazioni chiare sulle soluzioni attuabili”.
“E’ evidente che esiste un enorme divario tra quanto la comunità scientifica ci dice da almeno 20 anni, e ciò che i governi hanno finora messo in atto. I dati parlano chiaro, ma il dibattito politico non produce la virata necessaria. Siamo tutti a rischio, il Mediterraneo è tra le aree che potrebbero essere maggiormente colpite, ma le persone e Paesi più poveri sono ancor più vulnerabili– ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile clima&energia del WWF Italia – Tutti i Paesi devono agire, a cominciare dall’Unione Europea che deve provvedere a varare un pacchetto ambizioso sul clima e l’energia per il periodo post 2020, includendovi forti target per la riduzione delle emissioni di gas serra, per le energie rinnovabili e per il risparmio e l’efficienza energetica”.
Rinnovabili, energia pulita ed efficienza energetica: il WWF ha lanciato la campagna Seize your power, riprenditi l’energia
Energia fossile: c’è anche un gioco interattivo
Il WWF ha realizzato nell’ambito della Campagna contro il carbone “Seize your power” un cartoon interattivo dove si scopre l’origine dei carburanti fossili, come il petrolio, tra le cause principali dell’aumento di CO2 e il conseguente cambiamento climatico. Il gioco ‘animato’ è stato premiato come “Site of the Day” per il CSS Design Awards