1) Avvisare la Capitaneria di Porto, la Guardia Costiera al 1530, il WWF (a questo indirizzo mail: wwf@wwf.it oppure contatta l’oasi più vicina all’ avvistamento —> wwf.it/oasi ) eventuali associazioni di soccorso marino conosciute; in Italia ne esistono diverse. L’intervento diretto deve essere eseguito solo da personale qualificato e per diverse ragioni.
Intervenire senza averne le competenze può risultare pericoloso perché:
– I cetacei sono innanzitutto mammiferi selvatici, che possono avere malattie trasmissibili all’uomo. Non di rado gli spiaggiamenti riguardano proprio animali gravemente malati, e quando sono coinvolti i leader di un branco, spesso si trascinano dietro tutto il resto del gruppo.
– Si tratta di animali molto forti, in particolar modo con la coda: dimenandosi per il dolore o lo spavento possono colpire e ferire seriamente il soccorritore inesperto. Anche i denti e il muso, nel caso si trattasse di odontoceti come i delfini, non vanno assolutamente sottovalutati.
2) Non toccare l’animale: fornisci tutte le indicazioni necessarie sul luogo e l’orario del ritrovamento al personale specializzato e alla capitaneria e attendi il loro intervento.
3) Non tentare di trascinare l’animale in acqua: Il semplice sfregamento col terreno può generare gravi abrasioni o peggio, per questa ragione si utilizzano imbracature opportunamente bagnate e lubrificate.
4) Tieni lontano dagli animali spiaggiati bambini e curiosi e, se possibile, crea un “cordone di rispetto” per non fare avvicinare nessuno all’animale. La confusione produce un forte stress ai cetacei, e può diventare, in quelle condizioni, una causa di morte.
Se sei un soccorritore esperto e hai ricevuto l’ok dal personale specializzato che tarda ad arrivare:
1) Ruota l’animale (se le dimensioni lo permettono) con lo sfiatatoio verso l’alto. I cetacei sono mammiferi e respirano l’aria come noi, lo sfiatatoio deve essere tenuto libero da acqua, sabbia o qualunque altro materiale che impedisca all’animale di respirare.
2) Mantieni bagnata la pelle con secchi d’acqua e asciugamani perché fuori dall’acqua i cetacei si disidratano velocemente. Il sole, inoltre, può essere molto dannoso per la pelle; in questi casi gli esperti intervengono con una crema di ossido di zinco (non una crema solare qualsiasi!) per prevenire i danni da insolazione.