Il WWF chiede che vengano svolte indagini accurate e celeri che stabiliscano la causa della morte per l’ennesimo caso di orso marsicano morto, un cucciolo di sette mesi ritrovato nella provincia di Frosinone non lontano dal Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, fatto particolarmente grave visto che si tratta di una femmina.
Il pericolo di estinzione per l’Orso Bruno marsicano è sempre più forte visto che continuano i ritrovamenti di orsi deceduti per avvelenamento, altre patologie infettive, impatto con auto dovuto all’eccessiva velocità sulle strade o bracconaggio ed è stato solo a giugno l’ultimo caso.
Gli orsi continuano a morire anche perché non si mettono in campo tutte quelle azioni che potrebbero migliorare le condizioni di gestione della specie e del territorio dove questa vive, azioni, come ricorda il WWF, individuate dal progetto europeo LIFE Arctos che coinvolgono allevatori, agricoltori, enti locali, parchi. Il WWF si attende misure decise da parte di tutti gli organi competenti, dal Parco Nazionale al Ministero dell’Ambiente, all’Assessorato Regionale agli stessi Sindaci, che, nella loro funzione di autorità sanitaria, devono tutelare gli interessi collettivi.
Non deve più succedere inoltre che anche quando sia stato accertato che le cause della morte siano riconducibili a bracconieri, non si arrivi mai ad individuare i responsabili di questi crimini, ribadisce il WWF.