Alle 20:30 ora locale di ieri sera 22 marzo, milioni di persone in tutto il mondo si sono riunite per Earth Hour in una incredibile dimostrazione di unità e impegno per il nostro Pianeta. Quasi 3 milioni di ore sono state donate alla Terra, grazie all’invito di WWF a dedicare un’ora del proprio tempo alla tutela della natura e del proprio futuro, riaffermando Earth Hour come un potente movimento globale per l’azione ambientale. In Italia si sono spenti almeno 200 monumenti con ben 150 comuni hanno partecipato agli spegnimenti.
Fermare le crisi gemelle
L’Ora della Terra di quest’anno è servita anche come potente promemoria delle crisi gemelle che affrontiamo: la perdita della natura e il cambiamento climatico. La natura sta scomparendo a un ritmo allarmante e l’anno appena trascorso è stato ufficialmente il più caldo mai registrato. L’urgenza di agire non è mai stata così grande. In risposta, i sostenitori in circa 120 Paesi e territori hanno dedicato collettivamente quasi 3 milioni di ore, dimostrando che l’azione individuale e collettiva può creare un impatto reale. Earth Hour 2025 è stata ancora una volta un faro di speranza e ispirazione, riunendo individui, comunità, aziende e istituzioni.
Le sfide del WWF Italia
In questa occasione il WWF Italia ha lanciato una sfida nelle scorse settimane, proponendo azioni semplici ma concrete che ognuno di noi può compiere in un’ora. In questa edizione, nel mondo, è stato registrato un totale incredibile di circa 3 milioni di ore dedicate alla Terra, che ha superato il milione e mezzo di ore dello scorso anno e i circa 400.000 dell’anno precedente.
Earth Hour nel mondo: i monumenti si spengono in segno di solidarietà
Dai monumenti iconici alle piccole comunità, il momento di spegnimento caratteristico dell’Earth Hour è stato osservato in tutto il mondo. Alcuni dei monumenti più famosi del mondo hanno abbassato le loro luci in un atto simbolico di solidarietà ambientale, tra cui la Sydney Opera House, la Shanghai Tower, la Seoul Tower, le Kuala Lumpur Twin Towers, il Burj Khalifa, la Torre Eiffel, il London Eye, l’Empire State Building, la sede centrale delle Nazioni Unite, le Cascate del Niagara e il Cristo Redentore.
L’Ora della Terra in Italia: un movimento in crescita per un futuro sicuro e sostenibile
Con il messaggio “Costruiamo un futuro sicuro a partire dal nostro presente” il WWF Italia ha partecipato all’iniziativa globale per ricordare che la natura ha un ruolo fondamentale per la nostra vita e per fronteggiare il cambiamento climatico. In ogni gesto che compiamo è coinvolta la natura e con essa la nostra salute e la nostra sicurezza, oggi e nel futuro. Per questo nelle scorse settimane il WWF Italia ha chiesto a tutti di dare il proprio contributo in azioni concrete, per manifestare il nostro “diritto alla natura”. L’evento centrale italiano si è svolto a Roma, ore 20.30 con lo spegnimento delle luci del Colosseo, del Palazzo del Quirinale, di Palazzo Madama, di Palazzo Montecitorio e Palazzo Chigi. Nello stesso momento, di fronte al Colosseo, l’artista Greg Goya ha realizzato una sua nuova opera di “Fast Art” dedicata all’Ora della Terra, “TURN IT OFF”, coinvolgendo i passanti nella creazione di un’opera dedicata al futuro del Pianeta. Si sono spente anche le luci di Piazza San Pietro: in un momento particolare per le condizioni del Santo Padre e nell’anno del giubileo lo Stato del Vaticano e la Santa Sede hanno infatti aderito a Earth Hour.
In tutta Italia hanno partecipato ben 150 comuni circa con gli spegnimenti di monumenti, musei e piazze, tra cui 17 capoluoghi di provincia, ad esempio: Ancona dove si sono spente le luci del Monumento ai caduti del passato, la statua di Piazza Cavour e il Teatro delle Muse, Bologna, dove sono restate al buio Fontana del Nettuno e Palazzo Re Enzo, Como con Villa Gallia e Villa Saporiti, Ferrara che ha spento il Castello Estense, Firenze, dove lo spegnimento ha riguardato il Palazzo Vecchio, Torre Arnolfo, Ponte vecchio, Statua del David a Piazzale Michelangelo, Torri e Porte storiche, Milano con lo spegnimento della Torre del Filarete, Napoli dove si sono spente le luci del Palazzo San Giacomo, Potenza con il Teatro Francesco Stabile, Trento con il MUSE, il Castello del Buon Consiglio, la Fontana del Nettuno in piazza Duomo; il mausoleo di Cesare Battisti sul Doss Trento e il monumento a Alcide De Gasperi ai giardini di piazza Venezia, Treviso con Piazza dei Signori e Verona con la Torre dei Lamberti.
Gli spegnimenti hanno coinvolto anche numerosi parchi e riserve, ad iniziare da quelli abruzzesi dove hanno aderito tutte le aree naturali protette nazionali: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale della Maiella, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e l’Area Marina Protetta di Torre del Cerrano.
Il WWF ha completato questo impegno diffuso con l’ingaggio delle oasi e organizzazioni associate, grazie all’impegno dei volontari che su tutto il territorio italiano hanno dato vita ad oltre 40 attività locali.
I patrocini
Ad Earth Hour 2025 è stata conferita la MEDAGLIA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA come riconoscimento per il valore della manifestazione.
Earth Hour 2025 ha poi ricevuto il Patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei deputati, della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.
Earth Hour 2025 è organizzato con il patrocinio di ANCI.
L’appello di Guterres
António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite, ha ribadito l’urgenza dell’azione: “L’Ora della Terra riguarda la solidarietà, la speranza e il potere dell’azione collettiva. La calamità climatica provocata dall’uomo è qui e ora. Abbiamo appena vissuto l’anno più caldo, il decennio più caldo e i mari più caldi mai registrati. E abbiamo assistito a incendi, tempeste e siccità storici come conseguenza. Passare dai combustibili fossili inquinanti, la causa principale di questo caos, all’energia rinnovabile è una promessa immensa per tutti noi: più sana, più economica e più sicura. Quindi, per favore, unitevi a noi e usate il vostro potere per creare per un mondo migliore per tutti noi”.
L’importanza dell’azione collettiva
Kirsten Schuijt, Direttore generale del WWF International, ha aggiunto: “Sono profondamente commossa dall’incredibile spirito di milioni di persone in tutto il mondo che si sono unite per Earth Hour. Questo movimento è una testimonianza del potere dell’azione collettiva e della speranza che condividiamo per un Pianeta più sano. A tutti coloro che hanno dedicato un’ora alla Terra, grazie. Le vostre azioni, grandi e piccole, ispirano tutti noi. In tempi in cui il mondo sembra sempre più diviso, Earth Hour ci ricorda che possiamo unirci per una causa comune, qualcosa di più grande, la nostra casa comune, il Pianeta. Insieme, stiamo avendo un impatto positivo verso un futuro più sostenibile”.
Appuntamento al 2026
L’Ora della Terra continua ad evolversi, ispirando milioni di persone a intraprendere azioni tangibili oltre l’ora. La prossima edizione si terrà sabato 28 marzo 2026 alle 20:30 ora locale, con un appello a una partecipazione globale ancora maggiore.