Fiamme nel “cuore verde” di Napoli
Un incendio è divampato nella serata di ieri, 1 agosto, in prossimità dell’Oasi WWF Cratere degli Astroni a Napoli. Complici le condizioni meteo e la siccità, le fiamme si sono rapidamente sviluppate sino al cuore della Riserva.
Il personale dell’Oasi è a lavoro sin dal primo momento, unitamente alle squadre antincendio della Regione Campania che, grazie all’ausilio di mezzi aerei, stanno lavorando da ore per domare le fiamme che hanno già distrutto oltre 40 ettari all’interno e all’esterno dell’area protetta.
L’incendio causato dall’esplosione di fuochi pirotecnici
Segnalazioni, ancora non confermate, indicano quale causa del rogo l’esplosione di alcuni fuochi pirotecnici avvenuta in un’area poco distante dal confine dell’Oasi. Fuochi artificiali, lanterne volanti e barbecue, al di là degli accertamenti in corso su questo evento in particolare, sono pratiche assolutamente da evitare (assieme ai roghi di stoppie e rifiuti) almeno nelle vicinanze di aree verdi e boscate, in particolare in questo periodo contraddistinto da siccità.
Alla fine il bilancio è di 40 ettari andati in fumo: l’esplosione di fuochi d’artificio da parte di alcuni irresponsabili ha tenuto impegnati per tre giorni elicotteri, canadair, unità di pronto intervento, Carabinieri e procura della Repubblica. In fumo querce, macchia mediterranea e vegetazione spontanea.
“Qui agli Astroni custodiamo 500mila alberi, in pratica un albero ogni 2 napoletani. Siamo il polmone verde della città, dovremmo impegnarci tutti per preservare questo vero e proprio capitale naturale al servizio di tutti i cittadini” ha detto Fabrizio Canonico, Direttore dell’Oasi.
Nell’estate del 2017 buona parte dell’Oasi fu ridotta in cenere
Un episodio gravissimo che ci riporta con la mente alla terribile estate 2017, quando larga parte dell’Oasi è stata ridotta in cenere.
Ringrazio il personale dell’Oasi e le squadre antincendio che stanno operando con coraggio e dedizione per salvare un patrimonio inestimabile. Questo evento così drammatico non ci scoraggia ma ci induce a continuare ad operare con maggiore impegno per diffondere la cultura della responsabilità e del rispetto per l’ambiente di cui noi siamo parte integrante. Il WWF, come sempre, sarà a fianco delle autorità inquirenti offrendo il massimo supporto per l’individuazione dei responsabili
Luciano Di Tizio, Presidente WWF Italia
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