Era ricercato per decine di denunce
Per oltre tre decenni un bracconiere ha seminato il terrore sull’isola di Ischia. Era solito sparare in una piccola area incolta attigua alle scuole statali di Forio (poche decine di metri dal Porto).
Sono decine le segnalazioni pervenute negli anni per i pallini che cadevano anche all’interno del complesso scolastico. Addirittura gli insegnanti dovevano in talune occasioni spostare gli alunni per il rischio derivante dai pallini vaganti. Ci fu anche un ferimento da spari.
Non era il solo a frequentare l’area ma sicuramente è il bracconiere più temuto e conosciuto dell’isola. Privo di Porto d’armi per i precedenti penali, era solito utilizzare un’arma clandestina autocostruita.
Denunciato tre anni fa dai Carabinieri Forestali di Ischia comandati dal Maresciallo Biancardi per vari reati venatori, era stato oggetto di perquisizione domiciliare nel corso della quale venivano rinvenuti moltissimi uccelli protetti, oltre che munizioni illegalmente detenute.
Nonostante il processo In corso presso il Tribunale di Ischia, il bracconiere ha continuato imperterrito a svolgere la sua attività criminale.
Era a caccia con un’arma clandestina
Nel corso di un’attività Antibracconaggio dei Carabinieri Forestali di Ischia unitamente a personale del Nucleo Soarda Cites svolta ieri 25 aprile 2024 il bracconiere è stato colto in flagranza di reato mentre era a caccia con un’arma clandestina ed arrestato. Da quanto si apprende dalla nota diramata dall’arma dei Carabinieri avrebbe anche minacciato i Militari con il fucile.
“Un ringraziamento ai Carabinieri Forestali che hanno portato a termine l’ennesima operazione Antibracconaggio sull’Isola di Ischia – dichiara Alessandro Gatto – Coordinatore Regionale delle Guardie Giurate del WWF Campania.
Veramente incredibili i risultati ottenuti dal Maresciallo Antonio Biancardi nel corso di questi ultimi anni in cui è a comando della Stazione dell’isola. L’attività investigativa posta in essere ha portato a numerosi arresti per detenzione ed uso di armi clandestine. La collaborazione poi con i Militari del Nucleo Soarda Cites ha portato all’arresto di ieri che speriamo possa significare la fine di questa triste vicenda. Il WWF Italia che si è già costituito parte civile nel processo in corso, darà mandato ai suoi legali di seguire anche questa nuova vicenda”.