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The climate games: i record climatici che non vogliamo battere

Un nuovo video WWF in occasione delle imminenti Olimpiadi: caldo record, perdita di biodiversità e fusione dei ghiacciai rappresentano una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza

Il video WWF alla vigilia delle Olimpiadi


Le Olimpiadi sono l’occasione per superare i limiti umani e stabilire nuovi record mondiali. Alla vigilia dei Giochi di Parigi, il WWF lancia un messaggio importante attraverso un nuovo e video: i record climatici che il pianeta ha recentemente infranto non sono quelli che vogliamo battere. Il caldo record, la perdita di biodiversità e la fusione dei ghiacciai rappresentano una minaccia per la nostra stessa sopravvivenza.
Manuel Pulgar-Vidal, responsabile globale clima ed energia del WWF, ha dichiarato: “Alle Olimpiadi, gli esseri umani mostreranno i risultati incredibili che possono raggiungere. Ora abbiamo bisogno che i nostri leader mostrino una determinazione e una risolutezza simili a quelle dei campioni sportivi e che mettano il clima e la natura al primo posto dell’agenda politica”.


Con questo nuovo video, ideato e prodotto dall’agenzia creativa norvegese TRY, il WWF mette in evidenza il numero senza precedenti di record climatici battuti nel 2023. Commenti sportivi si sovrappongono a immagini di eventi meteorologici estremi per dire che il mondo sta battendo troppi record climatici. Insieme possiamo cambiare le cose. Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con innumerevoli record di temperatura e di eventi climatici estremi in tutti i Paesi. Tra i record evidenziati nel video il ciclone tropicale più lungo mai registrato in Mozambico, la Grecia che ha affrontato i più grandi incendi mai registrati nell’UE e nuovi record di calore in Francia, Cina, Thailandia, Bangladesh, Repubblica Democratica del Congo, Haiti, Oman, Perù e altri ancora. Come le temperature: giugno 2024 è stato definito il 13° mese consecutivo in cui la temperatura globale è stata fuori scala rispetto ai rispettivi mesi precedentemente registrati, e il 12° in cui ha raggiunto 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali.
Questo video viene lanciato proprio mentre i ricercatori dell’Università di Portsmouth avvertono che il caldo intenso potrebbe mettere in pericolo gli atleti impegnati nei Giochi di Parigi. Il rapporto Rings of Fire sottolinea come a Parigi c’è il rischio concreto che vengano superate le temperature record registrate nel 2020 durante gli ultimi Giochi olimpici di Tokyo.

Aumentano le ondate di calore in Europa

Nel frattempo, un nuovo studio* pubblicato da Nature cities denuncia come le ondate di calore in Europa siano in aumento, causando un incremento del 57% delle persone esposte rispetto al decennio 2000-2009. Specialmente nelle aree urbane, gli impatti di questi eventi estremi sono particolarmente pronunciati a causa delle strutture urbane che causano il cosiddetto effetto isola di calore (urban heat island) anche per effetto della cementificazione del suolo e la mancanza di vegetazione: lo stress termico derivante dalle ondate di calore è la principale causa di morti premature legate al clima in Europa. Tra le soluzioni più efficaci vi è lo sviluppo di infrastrutture verdi urbane, che rappresentano una delle migliori Nature Based Solutions (NBS – soluzioni che replicano processi naturali) per mitigare il surriscaldamento nelle città e fornire servizi ecosistemici.

“Cambiare i giochi è possibile. Abbiamo le soluzioni per contrastare la crisi climatica: lo scorso anno abbiamo registrato una crescita record nella produzione di energia rinnovabile. Ora dobbiamo superare questo record di anno in anno, spingendo su efficienza energetica, la decarbonizzazione dell’industria. Al nostro pianeta serve uno sforzo da medaglia d’oro” conclude Pulgar Vidal.

*Lo studio ha coinvolto ricercatori e ricercatrici da tutta l’UE tra cui, per l’Italia il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici (CMCC)

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