In mare e in montagna esistono due regole fondamentali: cautela e buon senso, regole perfette anche per rispettare la natura ed evitare di rendere il nostro passaggio ‘indimenticabile’ anche per i veri abitanti del mare o delle montagne, lupi, orsi, stelle alpine, stelle di mare, polpi e paguri, ricorda il WWF . Vivere la natura significa soprattutto rispettarla e farla rispettare: i nostri gesti, nel bene o nel male, saranno imitati con molta probabilità anche dai vicini. Meglio dunque essere virtuosi e fare la nostra parte di cittadini responsabili: il senso civico non dovrebbe mai andare in vacanza e quindi segnaliamo abusi, maltrattamenti di piante e animali, abbandono di rifiuti e ogni altro gesto che possa danneggiare la natura. Meglio ancora raccogliere rifiuti, anche lasciati da altri. Paesaggi di montagna, spiagge, colline: proviamo ad entrarci metaforicamente “in punta di piedi”….
RIFIUTI:
Non abbandonarli negli ambienti naturali e non disperdere buste di plastica, lattine, bottiglie o altri oggetti in mare o in montagna. In mare poi i rifiuti arrivano anche da terra: ricicliamo la plastica d’inverno, ne troveremo meno in spiaggia d’estate. In montagna portiamo un sacchetto da gettare nei raccoglitori differenziati una volta a valle. Ogni oggetto abbandonato nell’ambiente dura molto più di quello che pensiamo: per degradare un fazzoletto di carta occorrono 3 mesi, un mozzicone di sigaretta da 1 a 5 anni, per le buste di plastica da 10 a 20 anni, lattine di alluminio 10-100 anni, bottiglie di vetro 1.000 anni, polistirolo 1.000 anni, bottiglie di plastica mai completamente.
TURISMO:
Evitare le spiagge già molto affollate. L’eccessiva pressione altera l’equilibrio dell’habitat costiero. Visitiamo le Aree marine protette e i Parchi naturali, le oasi WWF del nostro paese, frequentandoli però nel rispetto delle regole. Per suggerimenti utili su itinerari, abbigliamento, strutture ricettive e molto altro puoi consultare il sito WWF dedicato al turismo
ECOTURISMO IN BICICLETTA CON I BAMBINI
Pedalare in famiglia è un’esperienza bellissima, che rende più vicino adulti e bambini, ed è una perfetta occasione per condividere valori e sensazioni, la voglia di nuove avventure lungo la strada, l’attenzione per l’ambiente, la conoscenza delle proprie potenzialità, il rispetto dell’altro e dei suoi tempi. La bici rappresenta il mezzo ideale per apprezzare al meglio il paesaggio e la natura in cui si pedala. Per i bambini la bicicletta è un’opportunità di crescita, è la scoperta dell’ambiente in una modalità più alla loro portata. Se abbastanza grandi e non trasportati dagli adulti , guidando quindi autonomamente il proprio mezzo, i bambini imparano a muoversi da soli, acquisendo indipendenza e curiosità per il mondo.
Tanti utilissimi consigli su abbigliamento, attrezzatura e itinerari più adatti sono presentati da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), l’organizzazione nazionale di riferimento per le politiche di mobilità basate sulla bicicletta e WWF Italia nella nuova guida “Bimbi in bici” (autori Roberto Furlani e Silvia Malaguti, Edicicloeditore), un manuale pensato per i genitori che decidono di avviare i loro figli alla pratica della bicicletta, sia nell’uso quotidiano, sia nell’esperienza delle escursioni o delle vacanze cicloturistiche.
LE BUONE REGOLE :
Come raggiungere la spiaggia
Le dune rappresentano una barriera naturale fondamentale per il mantenimento della spiaggia e degli ambienti retrostanti (campi agricoli, boschi, etc). Si formano grazie alle piante pioniere, vegetazione spontanea che trattiene con le sue radici la sabbia. Sono ambienti straordinari ma sempre piu’ minacciati dalla cementificazione costiera e dunque vanno tutelati il più possibile.
Raggiungiamo le spiagge utilizzando quindi i sentieri realizzati per non alterarne il fragile equilibrio: nelle aree protette potremo scoprire anche i nomi delle specie che popolano le dune grazie alla segnaletica predisposta. Tra le più belle troviamo il bianco e profumato giglio di mare o pancrazio (Pancratium maritimum) che fiorisce proprio d’estate al confine tra spiaggia e duna. Questa estate andate a cercarlo (sempre lungo i sentieri) e fotografatelo ….sarà una piacevole scoperta da condividere con i vostri amici.
RISPETTARE LE NORME:
Segnalare qualunque anomalia alle autorità competenti: animali in difficoltà , scarichi abusivi, discariche, oggetti pericolosi galleggianti, comportamenti poco civili di altri turisti. Molte regole sono già scritte: rispettiamole e proviamo a farle rispettare dagli altri, come i divieti di navigazione a motore entro i 300 metri dalle spiagge e 200 dalle scogliere. In mare evitiamo schiamazzi e corse sotto costa con mezzi rumorosi e troppo veloci tipo moto d’acqua o i Flying board. Fare particolare attenzione alle boe di segnalazione di sub o bagnanti mantenendosi alla distanza di sicurezza. Non usciamo fuori dai sentieri di montagna: potrebbe costare caro anche alla nostra sicurezza. Impariamo le regole di ciascun parco prima di addentrarci in natura, raccogliere un fiore protetto può costare caro oltre a danneggiare la biodiversità.
Le segnalazioni posso essere fatte alla Capitaneria di Porto più vicina o al numero nazionale 1530, al Corpo Forestale al 1515 per ogni segnalazione ambientale oltre agli incendi, alle Associazioni presenti sul territorio, alle amministrazioni locali.
A TAVOLA:
Rifiutare , in pescheria o al ristorante, pesci di taglia inferiore a quella regolamentare e le specie protette. Solo così possiamo contribuire alla tutela della biodiversità, facendo scelte da consumatori consapevoli che , oltre a salvare il mare premiano il lavoro dei pescatori onesti e corretti.
Altri consigli per una alimentazione green su Oneplanetfood.info
INCONTRI RAVVICINATI :
IN MARE:
Non disturbiamo la fauna sottomarina inseguendo polpi o raccogliendo stelle marine e altri
organismi. Con un tranquillo snorkeling possiamo goderci lo spettacolo della natura. Se andiamo in canoa o in pedalò non disturbiamo ciò che vive fuori dall’acqua, come gabbiani, cormorani e falchi che vivono lungo le scogliere. Basta mantenersi alla giusta distanza evitando schiamazzi e rumore inutile. Per ammirare gli animali in natura il consiglio è sempre quello di dotarsi di un buon binocolo: loro non fuggiranno spaventati e noi potremo goderci lo spettacolo. Pesca subacquea: il WWF ricorda il divieto di pesca subacquea entro 500 metri dalle spiagge, il divieto di uscire dal mare col fucile carico, il divieto di pesca con fucile ai minori di 16 anni.
Il WWF per il Mediterraneo
IN MONTAGNA:
Non cerchiamo di avvicinare orsi, lupi, volpi e scoiattoli, magari con del cibo. Gli animali per loro fortuna hanno strategie di adattamento formidabili per trovare da mangiare e se vogliamo osservarli meglio basta rimanere fermi e in completo silenzio e avere un po’ di pazienza. Non tutti gli animali si comportano nello stesso modo, ognuno ha una sua personalità, proprio come noi umani. Alcuni possono essere tranquilli, altri invece reagire con un morso. La regola vale per i piccoli animali come per i grandi. Distanza di sicurezza, silenzio, evitare il disturbo anche sonoro e ..ognuno al suo posto. C’è spazio per tutti.
Il WWF per le Alpi
SOUVENIR DI NATURA?
In spiaggia o in montagna non saremo soli: portar via conchiglie, legni e altri resti dalla spiaggia riduce la presenza di rifugi e anche cibo per piccoli insetti e granchi. Niente boccette di sabbia e eliminiamo prima di andar via la sabbia in eccesso da teli e oggetti usati. Ad esempio: l’Area marina Protetta del Sinis in Sardegna, per salvaguardare la spiaggia dei chicchi di riso di Is Arutas, ha realizzato un sistema di docce retrodunali a circuito chiuso, che riportano la sabbia che resta addosso ai bagnanti in spiaggia. Per mantenere ricca la biodiversità delle spiagge il WWF consiglia spesso ai gestori delle spiagge attrezzate di non ripulirle a fine giornata con mezzi meccanici tipo ruspe o trattori, ma di utilizzare piccoli rastrelli destinati ai soli rifiuti. L’educazione dei bagnanti farà il resto.
In montagna prima di raccogliere pigne secche, rami, pensiamo alla regola dei numeri: tutto ciò che portiamo via è qualcosa che togliamo alla natura e, anche in montagna il nostro gesto potrebbe essere ripetuto da altri migliaia di volte. In realtà il pericolo è per la nostra incolumità perché tra sassi e legni potrebbe nascondersi qualche vipera che se disturbata potrebbe reagire. Se proprio non resistiamo al cestino di pigne secche, almeno battiamo il terreno con un bastone prima di avvicinare le mani. Seguire comunque sempre le indicazioni (nei parchi sono sempre abbondanti ed esaurienti) sulle regole da rispettare per ogni regione. Inoltre, in montagna quasi tutte le specie di fiori sono protette: anche in questo caso una buona Guida è di aiuto, come leggere le norme regionali, spesso diverse tra area e area. Purtroppo il rischio di strappare una pianta protetta è molto alto. Una nota di buon senso: dato che le camminate sono lunghe, il mazzolino di fiori o la nostra erba medicinale è quasi sempre destinata ad appassire.
Per fortuna la tecnologia in questi anni ci ha fornito di strumenti meravigliosi come tablet, smartphone con cui realizzare immagini da condividere con gli amici. Se un tempo le classificazioni prevedevano per gli studiosi la raccolta diretta delle erbe e dei fiori, che poi venivano disegnati in studio, oggi la nostra curiosità può essere soddisfatta con i mezzi tecnologici e, perché no, con un disegno all’acquerello per realizzare così il proprio erbario virtuale.
AVORIO, CORALLI E GUSCI DI TARTARUGHE
Per non diventare ‘bracconieri inconsapevoli’ attenzione durante le vacanze all’estero a cosa si acquista, nell’opuscolo curato dal WWF Svizzera una piccola guida per non incorrere in multe salate
EDUCARE:
Conoscere la natura è una continua sorpresa: abituiamo i nostri figli a esplorare il mare con l’aiuto di una maschera e una guida che li aiuti a capire cosa stanno vedendo. In montagna dotiamoci di guide per riconoscere le specie botaniche e gli animali: la tecnologia può aiutarci con le Guide su supporti elettronici o le App dedicate, come ‘terre@mare’ appena inaugurata nel Golfo di Trieste dal WWF con Fondazione Telecom per esplorare la riserva marina di Miramare. Abituiamoli ad appuntare su un taccuino cosa vedono per poter poi approfondire insieme e verificare anno dopo anno i cambiamenti nella natura dei nostri luoghi di vacanza.
Programmi e strumenti di educazione ambientale su wwf.it/scuole