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Foreste e acqua unite sotto il segno del clima

Oggi è la Giornata mondiale delle foreste Sabato 25 marzo alle 20,30 l’Ora della Terra per ricordare a tutti che sul clima dobbiamo agire ora, domani sarà troppo tardi Acqua, foreste, clima: quella appena iniziata è una settimana…

Oggi è la Giornata mondiale delle foreste

Sabato 25 marzo alle 20,30 l’Ora della Terra per ricordare a tutti che sul clima dobbiamo agire ora, domani sarà troppo tardi

Acqua, foreste, clima: quella appena iniziata è una settimana importante al livello globale con celebrazioni di temi chiave della salute degli ecosistemi del pianeta. Il 21 e 22 marzo, le due date che l’ONU  ha indetto per celebrare con Giornate globali le Foreste e l’Acqua,  sono in realtà profondamente unite ‘sotto il segno del clima’.
Queste date sono per il WWF un’occasione per riflettere sullo stretto legame che unisce  gli ambienti forestali e le risorse idriche del nostro pianeta. Quando distruggiamo le foreste intacchiamo pesantemente il loro importante ruolo nel ciclo dell’acqua e nei sistemi idrogeologici,  rafforziamo la portata e l’intensità delle alluvioni, dei dissesti idrogeologici, dei processi di desertificazione e dei periodi con forti siccità. E’ come una delicata catena che, se spezzata, produce devastazioni con un effetto domino sia su scala locale (disastri ambientali) sia su scala globale (cambiamento climatico). E sono proprio la deforestazione e la degradazione degli ambienti forestali responsabili globalmente di circa il 20% delle emissioni di gas serra.
Le stesse celebrazioni dei 60 anni del Trattato di Roma, in corso per tutta la settimana, vedranno il WWF impegnato nel rafforzare l’impegno europeo per la sostenibilità:  come unica associazione ambientalista internazionale il WWF ha infatti promosso (insieme ai coordinamenti delle confederazioni sindacali europee e delle ONG di cooperazione internazionale allo sviluppo e con le reti europee delle donne e dei giovani, oltre che con il Movimento Europeo) un Appello “L’Europa che vogliamo: Giusta, Sostenibile, Democratica e Inclusiva” per incidere sui contenuti della Dichiarazione di Roma che verrà lanciata dalle istituzioni europee e dai 27 Paesi membri dell’Unione,  il 25 marzo in occasione delle celebrazioni del Trattato. E nell’ambito delle celebrazioni il 23 marzo il WWF co-organizza _ insieme tra gli altri a ASVIS (l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibili) –  nella Sala della Regina della Camera dei Deputati in Roma il convegno internazionale “Europe Ambition 2030 sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, che sarà aperto dalla Presidente della Camera Laura Boldrini e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan,  a cui interverrà Marco Galaverni, portavoce di WWF YOUng.  Il 24 marzo il WWF interverrà, poi, alla manifestazione “Cambiamo rotta all’Europa” – promossa dal Movimento Europeo, con il patrocinio della Commissione Europea –  nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza in Roma, con un  intervento nella sessione serale (dalle 19.30 in poi) della presidente Donatella Bianchi che illustrerà i contenuti dell’Appello “The Europe we want“.

25 marzo – Ora della Terra
Concluderà la settimana l’evento mondiale Ora della Terra-Earth Hour, il più grande evento globale per sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sul cambiamento climatico e sull’urgenza di agire ora.
 E proprio sugli effetti che il riscaldamento globale sta provocando sulle specie animali, in particolare su quelle simbolo come l’orso polare,  il WWF nei prossimi giorni lancerà uno speciale Report nei prossimi giorni con i dati più aggiornati.  
E sabato sera l’Ora della Terra arriverà anche in Italia: l’appuntamento è per le 20.30, dopo poche ore lo spegnimento avviato dall’altra parte del globo, nell’Oceano Pacifico. Al WWF stanno continuando ad arrivare adesioni di città, monumenti, organizzazioni. Il WWF ha in programma per quella giornata eventi in piazza, balli, cene a lume di candela. A Roma l’evento centrale si svolgerà  preso il Museo Maxxi che per la prima volta spegnerà la sua facciata. Al buio per un’ora decine di altre icone tra cui la Basilica di San Pietro, il Colosseo, la Mole Antonelliana e l’Arena di Verona. Nel 2016 ben 178 paesi parteciparono spegnendo le principali icone mondiali come l’Opera House di Sydney, il Cristo Redentore a Rio de Janeiro, la Torre Eiffel, il Ponte sul Bosforo. Partecipare ad Earth Hour vuol dire anche informare e sensibilizzare sui cambiamenti climatici, sfruttando la forza dei social network.
 

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