Lo studio, effettuato su 6.000 pescatori di tonno, mostra che la domanda europea di consumatori e rivenditori, unita alla pressione politica, fa la differenza nei Paesi in via di sviluppo
Nella Giornata Mondiale del tonno, indetta dalle Nazioni Unite per evidenziare l’importanza della gestione sostenibile degli stock ittici di questa specie, il WWF presenta lo Studio “Sustainable Tuna for Europe – How EU consumers, retailers and politics benefit people and nature in developing countries” che evidenzia la connessione positiva tra una crescente domanda di tonno pescato in modo sostenibile e di qualità superiore, e le condizioni delle comunità di pescatori in Paesi in via di Sviluppo.
Il tonno è il più importante prodotto della pesca nelle Filippine. E’ stato in testa alle esportazioni di pesca del Paese nel 2013, con un volume di commercio del valore di 509 milioni di Euro. Quasi il 50% di questo valore sono esportazioni con destinazione Europa. Cinque sono le specie di tonno che costituiscono il volume principale delle catture: tonnetto striato, tonno pinna gialla, tonnetto indopacifico, tonno obeso e tombarello.
La Repubblica delle Filippine è dunque il più importante fornitore di tonno in Europa. E ben l’82% sono esportazioni lavorate, come il tonno in lattina.
Ma la crescita della domanda da parte di consumatori e rivenditori europei di un tonno catturato con modalità sostenibili, così come la pressione politica esercitata dai decisori politici, stanno di fatto incoraggiando uno sviluppo sostenibile del settore.
Lo studio WWF sui benefici socio-economici ed ambientali del Progetto di miglioramento della Pesca nelle Filippine rivela, infatti, l’effetto positivo dei cambiamenti del mercato europeo verso uno sviluppo sostenibile nei Paesi in via di sviluppo, a beneficio delle risorse marine e delle comunità che dalla pesca traggono la propria sussistenza.
I Progetti di Miglioramento della Pesca (anche detti FIP, Fishery Improvement Project) sono volti a supportare le comunità locali nel processo di miglioramento della gestione della pesca verso l’ottenimento della certificazione MSC.
“La domanda di consumatori europei, rivenditori e distributori, così come la pressione politica esercitata dall’Unione europea ha indotto un cambiamento di rilievo a beneficio delle risorse marine e della sussistenza delle comunità che da questa dipendono”, sottolinea il WWF .
Il Progetto FIP nel Golfo Lagony e Mindoro nelle Filippine, realizzato con il coinvolgimento del WWF, vede il supporto di 6.000 pescatori per il cambiamento dei propri metodi di pesca a favore di un tonno sostenibile e di qualità superiore per il mercato europeo.
L’analisi di questo progetto da parte del WWF ha portato alla luce una gran quantità di effetti positivi, incentivati prevalentemente da leggi e controlli europei – ad es. “Card gialle e rosse”, (l’incombente divieto di importazione in caso di fallimento dell’applicazione di misure contro la pesca illegale), e la domanda di un tonno pinne gialle sostenibile e di qualità superiore, da parte di consumatori, rivenditori e distributori europei.
Il report WWF rileva importanti miglioramenti:
- – Impatti ambientali positivi: una pesca legale e sostenibile porta a stock ittici sostenibili e ad una competizione corretta
- – Impatti sociali positivi: un reddito superiore porta ad una migliore qualità della vita delle comunità
- – Impatti positivi a livello politico e un incremento degli investimenti nazionali e locali
- – Impatti socio-economici positivi sull’uguaglianza di genere e rafforzamento della società civile
L’unione fa la forza: il ruolo del consumatore
Visti gli incoraggianti risultati di questo studio, il WWF torna a raccomandare con forza i consumatori di scegliere sempre le opzioni sostenibili. In particolare, in caso di acquisto di pesce proveniente dall’estero, la scelta di quello certificato MSC (Marine Stewardship Council), garantisce criteri di sostenibilità. Inoltre, sia il consumatore sia il rivenditore possono affidarsi a specie provenienti da fishery improvement project (FIP) classificati come attendibili da WWF.
Questo studio dimostra che la domanda globale di sostenibilità per la pesca può avere un impatto positivo sulla sussistenza di pescatori artigianali e può risultare in una migliore gestione delle risorse marine nei Paesi in via di sviluppo”. Il WWF invita consumatori, rivenditori e decisori politici a proseguire su questa strada.
Questo studio è stato realizzato nell’ambito del progetto Fish Forward. Co-finanziato dall’Unione europea, il progetto è coordinato dal WWF e coinvolge 11 Paesi in Europa, per la sensibilizzazione di consumatori, aziende ed istituzioni all’importanza di scelte sostenibili di pesce, e all’impatto che tali scelte hanno sui Paesi in via di sviluppo.