Lo straordinario bene comune dell’acqua, base fondamentale per la vita sul nostro Pianeta, è strettamente collegato alla situazione climatica che ha consentito sino ad oggi la nascita e la diffusione della civiltà umana. Non a caso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha segnalato che siamo ormai entrati, a causa del nostro impatto, in una dimensione “sconosciuta” sugli andamenti climatici che incidono profondamente sulla disponibilità di acqua sulla Terra.
E’ il richiamo del WWF in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra oggi in tutto il mondo. Il World Glacier Monitoring Service (WGMS) ha documentato un declino senza precedenti dei ghiacciai al livello globale che si è verificato dagli inizi del 21° secolo. Questi ‘serbatoi d’acqua’ si stanno ritirando in tutto il pianeta e perdono massa; le osservazioni glaciologiche e geodetiche dei primi anni del 21° secolo dimostrano che la perdita di massa è senza precedenti su scala globale, almeno per il periodo osservato e probabilmente per tutta la storia umana registrata, come confermano anche le ricostruzioni derivanti dai documenti scritti. Il ritiro dei ghiacciai a livello mondiale è probabilmente la più evidente icona del cambiamento climatico globale ed entro la fine del 21° secolo, il volume globale dei ghiacciai, esclusi i ghiacciai della periferia dell’Antartide, secondo i diversi scenari presentati dal quinto Rapporto dell’IPCC, dovrebbe scendere dal 15 al 55% o, in alternativa, dal 35 all’85% relativamente agli scenari più estremi. Il recente catasto dei ghiacciai italiani del Comitato Glaciologico Italiano (CGI-CNR) presentato nel 2015 sottolinea come rispetto al catasto del periodo 1959-1962 i ghiacciai italiani abbiano subito una riduzione della copertura glaciale del 30%.Un problema che ci riguarda anche da molto vicino dato che anche le Alpi sono un vero e proprio serbatoio d’acqua d’Europa: la loro rete di acqua dolce che dalle cime innevate dell’arco alpino scorre per 9000 chilometri fino ai delta del Mediterraneo, al Mare del Nord e addirittura al Mar Nero, fornisce servizi vitali a decine di migliaia di specie e centinaia di milioni di persone, alimentando industrie, produzioni agricole e attività umane in tutta Europa. Noi tutti abbiamo bisogno che non solo l’acqua ci sia, ma che sia pulita e garantita. Pressoché tutte le attività economiche non esisterebbero senz’acqua, molte dipendono completamente da essa –pensiamo all’agricoltura, ma anche al settore manifatturiero e all’energia- e molte contribuiscono a mettere le risorse idriche sotto stress, sprecando o consumando troppa acqua: questo modello che dà le risorse naturali per garantite, abbondanti e per sempre, non può continuare.
“Il cambiamento climatico ha tanti volti e impatti diversi in ogni angolo del pianeta, ma la realtà è uguale per tutti– ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia – E’ un fenomeno che sta imponendo un’accelerazione e moltiplicazione dei suoi effetti, in alcuni casi aumentando la domanda di acqua e restringendo la sua disponibilità, per esempio con le ondate di calore e la siccità. O si cambia subito, mettendo in atto le strategie di salvaguardia, tutela, efficienza d’uso insieme a quelle più generali di decarbonizzazione, introducendo nuovi modelli di consumo sostenibile e antispreco dove è maggiormente disponibile, come nei paesi occidentali o il problema diventerà esplosivo, particolarmente nell’area del Mediterraneo e Medio Oriente”.