Più di 60 Capi di Stato e di Governo, tra cui i leader di cinque delle più grandi economie del mondo, oggi sono riuniti a New York per sottoscrivere l’ “Impegno dei Leader per la Natura”, promettendo di agire in modo decisivo sulla natura per proteggere la salute dell’uomo e del pianeta. Presente anche l’Italia.
I capi di Stato e di governo di 65 Paesi dei cinque continenti, e il Presidente della Commissione Europea in rappresentanza dell’Unione Europea, oggi a New York si impegnano a invertire la perdita di natura entro la fine del decennio. I Paesi che hanno sottoscritto l’impegno rappresentano più di 1,3 miliardi di persone e oltre un quarto del PIL mondiale.
“L’impegno dei leader per la Natura: Uniti per invertire la perdita di biodiversità entro il 2030 per lo Sviluppo Sostenibile” (The Leaders’ Pledge for Nature: United to reverse biodiversity loss by 2030 for Sustainable Development), così si intitola l’incontro di oggi in cui i leader si impegnano a intraprendere azioni urgenti nei prossimi dieci anni nell’ambito del Decennio di azione delle Nazioni Unite per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile. A pochi giorni dal Vertice delle Nazioni Unite sulla Biodiversità, l’ONU lancia un segnale forte e unitario: il mondo deve aumentare l’ambizione nel fermare e invertire la perdita di biodiversità a beneficio delle persone e della natura e deve contribuire concretamente alla lotta al cambiamento climatico.
L’iniziativa, lanciata ufficialmente in occasione del Leaders Event for Nature and People di oggi, parte del Nature For Life Hub, ed è una risposta diretta alla crescente emergenza planetaria e alla necessità di un’azione globale urgente e immediata che affronti le nostre crisi interdipendenti di biodiversità, clima e salute. A sostenere questa iniziativa ci sono anche molte realtà non governative.
Il WWF apprezza l’ambizione dell’Italia confermata dalla sottoscrizione dell’ “Impegno dei leader per la Natura” da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“È un’ottima notizia che, come annunciato dal ministro dell’Ambiente Costa oggi, l’Italia abbia aderito ufficialmente a ‘La Carta di Intenti per la Natura’ promossa da un forte nucleo di nazioni che vogliono agire subito per invertire la curva alla perdita di biodiversità globale. Come scritto nella Carta siamo in uno stato di emergenza planetaria in cui tutti i fenomeni sono interconnessi: la perdita di biodiversità, il cambiamento climatico, la pandemia da Covid-19, le scelte di produzione e consumo insostenibile. Il WWF chiede che siano date delle risposte “nature positive” su scala globale. Un posto che il nostro Paese deve rivendicare in tutte le sedi perché è custode di una delle più ricche biodiversità d’Europa e deve dimostrare nei fatti di essere capace di arrestare il declino di un capitale naturale che – al pari dei beni storici, culturali, archeologici ed artistici – fa parte, a pieno titolo, della ricchezza della nazione e del patrimonio comune di tutta l’umanità”, così la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi ha commentato la dichiarazione del ministro dell’Ambiente Sergio Costa al Leader’s Event di New York.
“La perdita di natura e biodiversità è gravissima e sottopone a pericolosi rischi la nostra salute, l’economia e i nostri mezzi di sussistenza. Le pandemie, gli incendi, il declino della fauna selvatica e il cambiamento climatico sono tutti sintomi del nostro rapporto pericolosamente squilibrato con il mondo naturale. Non possiamo più ignorarli e dobbiamo agire ora, con decisione – afferma Marco Lambertini, Direttore Generale di WWF International -. L’impegno dei leader per la natura segna un momento cruciale, con paesi che dimostrano, al più alto livello politico, una reale leadership impegnandosi a invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. Il nostro invito è rivolto a tutti i leader, affinché costruiscano su questa ambizione il Summit ONU dei Capi di Stato e di Governo del prossimo 30 settembre. Insieme, devono sviluppare e concordare un piano condiviso per i negoziati sulla biodiversità e sul clima previsti per il prossimo anno, per assicurare un futuro a carbonio zero, positivo per la natura ed equo per tutti. Non c’è mai stato un momento più cruciale di adesso per agire”.
Nell’ultimo anno, una serie di importanti report hanno focalizzato l’attenzione mondiale sulla crisi della biodiversità, mostrando una natura in declino a livello globale con trend di scomparsa senza precedenti nella storia dell’uomo. Il Living Planet Report 2020 del WWF, pubblicato all’inizio di questo mese, ha rivelato un calo del 68% delle popolazioni di vertebrati a livello globale dal 1970, spinto dal modo in cui attualmente produciamo e consumiamo.
L’impegno di oggi sottolinea che questa crisi sta causando danni irreversibili ai nostri sistemi di supporto vitale, aggravando la povertà e le disuguaglianze, aumentando il rischio di future pandemie di origini zoonotiche e contribuendo in modo significativo al cambiamento climatico. I costi crescenti per le società e l’economia richiedono che la perdita di biodiversità venga arrestata e invertita con urgenza, se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi climatici e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Alcune delle azioni urgenti da intraprendere per invertire la perdita di biodiversità:
1. Lo sviluppo e la piena attuazione di un ambizioso quadro globale per la conservazione della biodiversità post 2020, che sarà adottato a Kunming, in Cina, l’anno prossimo;
2. Il passaggio a modelli di produzione e consumo sostenibili e a sistemi alimentari sostenibili che soddisfino i bisogni delle persone rimanendo entro i confini del pianeta. Incluso il passaggio a un’agricoltura rigenerativa senza deforestazione;
3. La riduzione dell’inquinamento sulla terra e nell’aria, compresa l’eliminazione dei rifiuti di plastica dagli oceani;
4. Gestire in modo sostenibile i nostri mari e concludere i negoziati nell’ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare;
5. Dare una risposta verde e giusta all’attuale crisi sanitaria ed economica, integrando un approccio One Health e ponendo la biodiversità, il clima e l’ambiente nel suo complesso al centro delle strategie di recupero, degli investimenti, delle decisioni e delle azioni di tutto il governo;
6. Investire più denaro nella biodiversità e nelle soluzioni basate sulla natura e impegnarsi anche ad eliminare o a riorientare investimenti e sussidi dannosi e ad allineare i flussi finanziari agli impegni ambientali e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, per garantire il benessere delle persone e la salvaguardare del pianeta.
I leader si sono anche impegnati ad agire in modo significativo e a considerarsi reciprocamente responsabili nell’affrontare l’emergenza planetaria, lavorando con tutte le componenti della società e incontrandosi all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2021 per esaminare i progressi compiuti e riaffermare gli impegni presi.
L’ “Impegno dei Leader per la Natura” arriva a meno di due settimane dalla pubblicazione del Global Biodiversity Outlook 5 dell’ONU, che ha rivelato come il mondo non sia sulla buona strada per raggiungere pienamente nessuno dei suoi obiettivi decennali di Aichi in materia di biodiversità.
Il prossimo anno a Kunming, in Cina, nell’ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Biodiversità è prevista l’adozione di un piano sulla biodiversità post 2020, che preveda un goal globale per la natura e nuovi obiettivi per la biodiversità.