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Il Fondo sovrano norvegese chiuda con il carbone

Il WWF Italia aderisce alla petizione internazionale GO FOSSIL FREE e chiede a tutti di firmare online   per invitare  il Parlamento norvegese a cambiare le politiche del proprio Fondo Sovrano, il fondo di investimenti più grande al…

Il WWF Italia aderisce alla petizione internazionale GO FOSSIL FREE e chiede a tutti di firmare online   per invitare  il Parlamento norvegese a cambiare le politiche del proprio Fondo Sovrano, il fondo di investimenti più grande al mondo del valore di 714 miliardi di euro, l’ottavo per investimenti nel carbone al mondo, con circa 20 miliardi di corone norvegesi (che equivalgono a 2,4 miliardi di euro) investiti solo in Italia.
 
Lunedì 4 Maggio, le associazioni promotrici della petizione hanno chiesto al Comitato delle Finanze del Parlamento norvegese di chiudere con gli investimenti in combustibili fossili. Ad oggi, la proposta presentata dal Governo non tocca gli investimenti in carbone anche se il Parlamento sembra sensibile alla possibilità di disinvestimento dalle fonti energetiche sporche e altamente inquinanti.
E’ dunque al Parlamento norvegese che il WWF si rivolge per fermare all’origine i disastri ambientali prodotti dai combustibili fossili, a cominciare dal peggiore di tutti, il carbone.
 
Il fondo norvegese investe anche in combustibili fossili, quasi 9 miliardi di dollari in aziende che estraggono e bruciano il carbone,  una cifra comunque considerevole che lo colloca tra i primi dieci investitori al mondo in carbone. Il carbone è la fonte energetica più sporca e più inquinante al mondo, responsabile di circa 800.000 morti premature a livello globale.
Il Fondo investe anche in azioni di aziende italiane il cui core business è basato prevalentemente sull’impiego dei combustibili fossili, tra cui Eni ed Enel. Da Brindisi alla Val d’Agri, da Vado Ligure a La Spezia, dall’Abruzzo alla Sicilia, in molti chiedono di attuare una politica industriale ed energetica che riduca progressivamente l’uso dei combustibili fossili, con lo stop immediato del carbone.
 
La campagna durerà sino a fine maggio ed è frutto della collaborazione di alcune importanti associazioni ambientaliste norvegesi e internazionali: Future in our Hands, urgewald, Greenpeace Norvegia, WWF Norvegia, Avaaz e 350.org.
Per anni la Norvegia ha lavorato nell’ambito dei negoziati internazionali sul clima con proposte innovative e produce una percentuale altissima della propria energia con fonti rinnovabili. Il suo fondo sovrano, tuttavia, continua a finanziare lo sfruttamento di carbone, petrolio e gas.
La campagna è disponibile in italiano, grazie al supporto del WWF Italia, che da alcuni anni porta avanti la Campagna no al  Carbone, si al futuro che ha prodotto dossier sulle 13 centrali a carbone funzionanti in Italia,  spot video, vignette e schede approfondite sul tema: http://stopcarbone.wwf.it/
 

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