Il manichino di Greta Thumberg che penzola da un cavalcavia non solo è una visione macabra e volgare ma dimostra ancora una volta che chi non riesce a contrastare con dati e argomenti il movimento di giovani che si impegnano nella battaglia contro la crisi climatica ricorre alla violenza e all’intimidazione.
Violenza tanto più odiosa perché nei confronti di una ragazza di sedici anni e di tutte le ragazze e i ragazzi che come lei e con lei si stanno impegnando per smuovere l’immobilismo dei governi, dell’economia e della società tutta nei confronti di una minaccia di enorme portata per il futuro della civilizzazione umana, delle nuove generazioni ma anche di quelle attuali.
Occorre indagare seriamente e fermare subito i responsabili di questo bruttissimo gesto di incitazione all’odio verso le ragazze e i ragazzi che pensano e agiscono per il bene comune.
Siamo certi che né Greta, né il milione di giovani scesi in piazza venerdì scorso in Italia si lasceranno influenzare da questi gesti intimidatori che manifestano la pochezza e la debolezza degli argomenti di chi non condivide le loro motivazioni.